
L'assistente di terra brasiliana dell'aeroporto di Rio de Janeiro insultata "macaca d'una negra" avrebbe chiesto 130 mila franchi al campione del mondo di bocce Davide Bianchi per ritirare la denuncia e farlo tornare a casa. La notizia, ripresa oggi dalla alcuni media ticinesi, è stata però smentita in mattinata da Fabio Nicoli, vicepresidente ed avvocato della Federazione svizzera di bocce. "Ogni giorno - ci spiega Nicoli - è buono per trovare l'accordo. La signora non ha posto condizioni. Deve solo ritirare la denuncia. Ed una volta ritirata la denuncia Davide può ripartire". E la notizia della cifra richiesta è smentita anche da parte di Fabio degli Antoni, il giornalista ticinese che al momento dei fatti era all'aeroporto di Rio assieme a Bianchi e che quasi giornalmente parla al telefono assieme al campione mesolcinese. "Finora non s'è fatta nessuna cifra - ci dice - e ogni giorno potrebbe essere quello buono per il suo ritorno in Patria". Nei confronti di Davide Bianchi, ricordiamo, a seguito dell'episodio allo scalo di Rio è stato avviato un procedimento penale per razzismo e finora non è stato possibile trovare una soluzione bonale. Il campione del mondo si trova a piede libero ed ha il suo passaporto, ma non può lasciare il Brasile in attesa di una decisione del giudice.joe.p.
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