Ticino
Bianchi: la "bufala" dei 130 mila franchi
Redazione
18 anni fa
Fabio Nicoli, vicepresidente ed avvocato della Federazione svizzera di bocce: "Ogni giorno è buono per trovare l'accordo"

L'assistente di terra brasiliana dell'aeroporto di Rio de Janeiro insultata "macaca d'una negra" avrebbe chiesto 130 mila franchi al campione del mondo di bocce Davide Bianchi per ritirare la denuncia e farlo tornare a casa. La notizia, ripresa oggi dalla alcuni media ticinesi, è stata però smentita in mattinata da Fabio Nicoli, vicepresidente ed avvocato della Federazione svizzera di bocce. "Ogni giorno - ci spiega Nicoli - è buono per trovare l'accordo. La signora non ha posto condizioni. Deve solo ritirare la denuncia. Ed una volta ritirata la denuncia Davide può ripartire".  E la notizia della cifra richiesta è smentita anche da parte di Fabio degli Antoni, il giornalista ticinese che al momento dei fatti era all'aeroporto di Rio assieme a Bianchi e che quasi giornalmente parla al telefono assieme al campione mesolcinese. "Finora non s'è fatta nessuna cifra - ci dice - e ogni giorno potrebbe essere quello buono per il suo ritorno in Patria".  Nei confronti di Davide Bianchi, ricordiamo, a seguito dell'episodio allo scalo di Rio è stato avviato un procedimento penale per razzismo e finora non è stato pos­sibile trovare una soluzione bo­nale. Il campione del mondo si trova a piede libero ed ha il suo passaporto, ma non può lascia­re il Brasile in attesa di una deci­sione del giudice.joe.p.

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