Ticino
Bevande energetiche e giovani: a che punto siamo?
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Redazione
2 giorni fa
Tre deputati interrogano il Governo sulla situazione in Ticino in merito al consumo di energy drinks e alla possibilità di rafforzare la prevenzione tra i giovani.

Le bevande energetiche fanno ormai parte del consumo quotidiano di molti adolescenti. In Ticino non risultano ricoveri ospedalieri legati al consumo di energy drink, ma il tema "preoccupa molte famiglie". È per questo che, tramite un'interrogazione al Consiglio di Stato, i deputati socialisti Maurizio Canetta, Daria Lepori e Cristina Zanini Barzaghi chiedono se siano disponibili dati sul consumo giovanile, se esistano regole nei distributori automatici delle scuole e se il Cantone intenda rafforzare la prevenzione e l'informazione sul marketing rivolto ai ragazzi.

Paesi che hanno vietato le bevande

Negli ultimi anni, rimarcano i tre deputati, diversi paesi europei e catene di vendita hanno introdotto limiti o restrizioni alla vendita di bevande energetiche ai minori, motivati da evidenze su "effetti cariovascolari, disturbi del sonno, problemi di comportamento e dal contributo all'apporto di zuccheri semplici nella dieta dei giovani". La vendita è stata per esempio vietata agli under 18 in Lituania e Lettonia, mentre divieti simili sono entrati in vigore recentemente anche in Polonia e Romania. La Norvegia ha invece pianificato restrizioni per gli under 16 e nel Regno Unito catene di vendita come Tesco e Sainsbury’s si sono impegnate a non vendere energy drinks a minori di 16 anni.

La situazione in Svizzera

In Svizzera non esistono divieti di vendita ai minori: la normativa si limita a imporre etichette con l’avvertenza della presenza di caffeina. Se contengono più di 30 mg caffeina per litro c’è obbligo della dicitura “contiene caffeina”. Se superano i 150 mg, oltre alla quantità di caffeina devono indicare un avviso specifico del tipo “alta caffeina, non raccomandato per bambini, donne in gravidanza o allattamento".

Un consumo eccessivo

Secondo l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare, nei giovani un consumo eccessivo può essere associato a tachicardia, disturbi del sonno, ansia e problemi gastrointestinali. Ancora più rischiosa è la combinazione con alcol o l’uso durante attività fisica intensa. Da qui le domande al Governo.