Dopo la partnership con l'HC Lugano, Philipp Plein vestirà altri atleti. Il marchio di abbigliamento con sede a Lugano fornirà infatti a squadra e staff dirigenziale dell'AC Monza, club brianzolo che milita nella serie C italiana, gli abiti, le camicie, le scarpe classiche, le cinture, i cappotti e i soprabiti per le prossime tre stagioni.
La partnership è stata presentata oggi in conferenza stampa presso la sede di Philipp Plein International AG a Lugano. Presenti, oltre allo stilista tedesco, anche il patron del Monza ed ex premier italiano Silvio Berlusconi, il presidente del club Paolo Berlusconi e l'amministratore delegato Adriano Galliani.
Silvio Berlusconi, dichiaratosi "ammiratore della Svizzera e dei suoi principi democratici e liberali", si è detto molto contento di collaborare con Philipp Plein: "È simpatico e lavora tanto quanto me" - sono state le parole del Cavaliere - "Spero che anche lui trarrà vantaggio da un Monza che cercherà di farsi strada come un modello di calcio più giusto da presentare ai nostri giovani".
Il fratello Paolo ha confermato l'obiettivo sportivo delle nuova proprietà: tornare al più presto in Serie A per fare un regalo ai monzesi. Dal canto suo l'ad Adriano Galliani, incappato in un lapsus nel presentarsi come amministratore delegato del Milan (carica ricoperta per 31 anni "in prestito dal Monza", ndr), si è detto orgoglioso della partnership con lo stilista con sede a Lugano: "È un brand meraviglioso che si adatta benissimo a una squadra di calcio. È un brand che interpreta un particolare stile di vita, ovvero uno stile aggressivo". Plein, lo ricordiamo, sponsorizza pure il Monaco e l'AS Roma.
"Questa è una partnership che non si basa solo sulla moda e che vuole costruire il brand 'Monza', un brand legato a un sogno sportivo", ha spiegato Plein. Poi la promessa, condita da un pizzico di sfrontata ironia: "Come detto da Silvio Berlusconi lavoreremo giorno e notte, sabato e domenica. Questo, però, non è molto gradito in Svizzera: non ci amano per il fatto che ci piace lavorare tanto".
"In Ticino non succede mai niente e sono finito sui giornali per essere rimasto in ufficio dopo le 22", ha ricordato Plein, rivolgendo uno scherzoso appello al patron: "Non farci lavorare giorno e notte in Svizzera". Insomma, allo stilista tedesco la bufera mediatica dopo l'ormai celebre 'pizzata serale' culminata con il controllo dell'Ufficio dell'ispettorato del lavoro proprio non è andata giù...
La conferenza stampa si è poi conclusa con la firma del contratto di collaborazione davanti ai flash e alle telecamere.
Altri dettagli nel TG di TeleTicino delle 18.45
(Foto: David Cuciz)
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata