
Oggi pomeriggio il Consiglio di Stato deve decidere sulla vicenda di Gianni Bergomi: l'ex sindaco PPD di Paradiso, ora candidato per Lega e Indipendenti, ha il diritto di candidarsi quale municipale per il comune di Paradiso o deve rinunciare? Lo ricordiamo, nel mese di gennaio Bergomi che abita ad Agno con la sua famiglia, decide di domiciliarsi a Paradiso e si candida per lista della Lega e Indipendenti. "Senza essere separato - ci dice Bergomi - mia moglie ed io abbiamo due domicili diversi; e la legge lo contempla. Sono arrivato a Paradiso il 14 gennaio e mi sono candidato". Prima, ci spiega, era domiciliato a Lugano e non ad Agno.Non è che la candidatura di Bergomi sia una provocazione nei confronti del sindaco attuale? "No, assolutamente - prosegue -. La mia è una decisione maturata da diverso tempo. A Paradiso infatti mi trovo bene, l'ho sempre frequentato. Non è vero che sono arrivato per disturbare"."Sono tutte paure, prosegue Bergomi, e qui affermo che Vismara (ndr.: sindaco attuale di Paradiso) e ricorrenti non devono gioire della risposta del Tribunale federale perché la loro non è una loro vittoria. La decisione che mi è stata conferita dal Tribunale federale ha effetto sospensivo, ma questo è solitamente una regola". Termina Bergomi: "E' tutta una disinformazione voluta; non dovrebbero gioire ma vergognarsi di quello che stanno facendo".>>> Ascolta l'intervista completa a Gianni Bergomi
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