Balneazione
Bene le acque, ma occhio ai cianobatteri
Redazione
2 anni fa
Le analisi del laboratorio cantonale hanno attestato una buona qualità microbiologica delle acque ticinesi, ma in agguato ci sono la proliferazione di alghe, che quest'anno sono comunque meno intense degli anni scorsi. Il vicedirettore Michelangelo Storari: "La loro presenza è molto legata alle condizioni metereologiche".

Anche le ultime analisi effettuate dal laboratorio cantonale confermano che le acque di balneazione in Ticino - i laghi Verbano, Ceresio, Astano e i corsi d'acqua Ticino/Moesa, Verzasca e Maggia - hanno alti livelli di qualità microbiologica. Nelle ultime settimane sono state tuttavia riscontrate sporadiche e contenute fioriture di cianobatteri nel bacino sud del Ceresio che sono in grado di produrre tossine e quindi indurre, se presenti in alte concentrazioni, reazioni allergiche cutanee, sintomi gastrointestinali ed effetti epatotossici. Per ora la situazione non è allarmante, ma abbiamo voluto approfondire il tema con Michelangelo Storari, vicedirettore del laboratorio cantonale.

Com’è attualmente la situazione?

"Negli ultimi anni, nel bacino sud del Ceresio, abbiamo imparato a conoscere questo fenomeno di fioritura dei cianobatteri, che sono batteri fotosintetici naturalmente presenti nei corsi d'acqua. In determinate condizioni possono svilupparsi fino a formare dei veri e propri tappetti galleggianti di colore verde chiaro. Sappiamo che durante i mesi di agosto e settembre possono formarsi. Nel 2020 abbiamo avuto dei problemi rilevanti, che hanno portato a sconsigliare la balneazione in diversi punti del bacino sud del Ceresio. Quest'anno, come gli ultimi due, abbiamo riscontrato la presenza di queste fioriture, ma molto limitate sia nel tempo che nello spazio; quindi, si osserva un tappetto galleggiante che sparisce in poche ore. In questa situazione la balneazione non è sconsigliata, ma si sconsiglia di fare il bagno quando si vedono in acqua queste fioriture. Vogliamo sensibilizzare le persone e i responsabili delle strutture a controllare l'acqua per verificare che non vi sia stata una formazione di queste fioriture".

Come mai non c'è stata questa fioritura che è tipica del mese?

"Nel mese di agosto degli ultimi anni abbiamo rilevato i cianobatteri, ma la loro presenza è molto legata alle condizioni metereologiche. Di solito forti temporali, seguiti da diversi giorni caldi con acqua piatta, favoriscono la proliferazione di questi cianobatteri. In questo momento le condizioni non sono particolarmente positive per il loro sviluppo perché il meteo continua a cambiare. Ci sono diversi temporali che creano un'instabilità delle correnti che impediscono ai cianobatteri di proliferare”.

I cianobatteri si notano quando l'acqua diventa di un verde fluorescente. Sono problematici per gli animali, ma non per l'uomo. Cosa comportano?

“Alcune specie di cianobatteri sono in grado di produrre delle tossine. Le fioriture algali che osserviamo nel mese di agosto e settembre nel Ceresio appartengono al genere Microcystis, che produce tossine tossiche. Se un animale entra in acqua, fa il bagno, beve l'acqua o si lecca il pelo, può avere un problema di tossicità perché ha ingerito una tossina. Per l'essere umano la situazione è più tranquilla perché non beviamo l'acqua del lago. Se dovessimo entrare in contatto con l’acqua, potremmo avere delle reazioni di irritazione della pelle. È per questo che si suggerisce, qualora ci si rendesse conto di essere entrati in una formazione di questo tipo di fioritura, di uscire e farsi subito la doccia”.

Per i cani questo può portare alla morte?

"Una ingestione di una quantità importante sì".

Ci sono delle pratiche per evitare questa fioritura nei laghi? La loro crescita è per esempio legata anche all’uso di fertilizzanti…

“Uno dei fattori chiave per la crescita di cianobatteri è la disponibilità di nutrimento nell'aria. Si osserva la fioritura dopo i giorni di pioggia proprio perché porta nel lago dei nutrimenti che i cianobatteri usano per crescere. Il fenomeno dell'eutrofizzazione del lago favorisce i cianobatteri. L'aumento del nutrimento dovuto all'uso di fertilizzanti nell’agricoltura che vanno a finire nel lago porta a una loro possibile proliferazione. Già da diversi anni si sta combattendo contro questo fenomeno, ma ben prima che ci fosse il problema dei cianobatteri. L'altra questione è legata al clima che è difficilmente governabile”.

A livello climatico da che parte andremo in termine di qualità delle acque? Verso un peggioramento e di che tipo?

“Il cambiamento climatico avrà sicuramente un impatto sull'ecosistema delle acque e porterà a cambiamenti di specie. Per quanto riguarda la sicurezza della balneazione sarà sicuramente legata ai cianobatteri. Si presume che l'aumento delle temperature porterà sempre di più la presenza di queste fioriture”.