Ticino
Bellinzona: via il porfido, arriva il granito
Redazione
15 anni fa
Il CC ha approvato il credito di 6 milioni per completare la pavimentazione del centro storico. Ma si profila un referendum

Bellinzona si rifà il look, grigio per la precisione. Sì perché lunedì sera il Consiglio comunale ha approvato - con 31 voti favorevoli, 9 contrari e tre astenuti – il credito di 6 milioni di franchi per il rifacimento della pavimentazione del centro storico togliendo il porfido rosa e mettendo lastre e cubotti di granito. Ma sulla decisione del Legislativo aleggia l’ombra del referendum, il secondo. Sette anni fa infatti Lega e PPD si erano battuti per mantenere il porfido rosa di Piazza Collegiata e, con il sostegno della popolazione, la pavimentazione non era stata cambiata. Ma oggi il referendum potrebbe essere lanciato dal gruppo Bellinzona vivibile-I Verdi e dall’UDC. Paolo Camillo Minotti, dell’UDC, ha dichiarato: “Bisogna rispettare la volontà popolare del 2003! Una sberla che diceva no a un progetto simile. Quello nuovo non rispetta la volontà popolare. Mi chiedo se l’intervento abbellisca veramente la città. Difficilmente si può fare meglio del porfido, contrasto ideale con gli edifici. Il granito sarà anche indigeno, ma non mangio per patriottismo un formaggio svizzero che non mi piace. Inoltre Viale Stazione così com’è rappresenta un unicum, perché dividerlo in due?”. A nome del gruppo PS, ha parlato invece Matteo Ferrari: “Si tratta di una zona pedonale sicuramente da sistemare. Il progetto è figlio della votazione sulla pedonalizzazione”. Mentre Luca Buzzi di Bellinzona vivibile ha osservato: “Sei anni fa col 75% dei voti la popolazione aveva bocciato le lastre levigate di granito in Piazza Collegiata. C’era allora la volontà di preservare il porfido che fa da giusto contrasto cromatico con la facciata della Collegiata. Dire sì oggi sarebbe una provocazione verso i cittadini. Viale Stazione: un intervento s’impone dopo i molti rappezzi, in alcune parti si presenta in modo pietoso. Ma dico no ai cubotti grezzi di granito grigio: brutti, freddi, scomodi per pedoni, ciclisti e carrozzine. Andrebbe collegato a Largo Elvezia, ben sistemato con porfido. Quanto a vicolo Torre, è stato sistemato un paio d’anni fa! Uno spreco di denaro pubblico”. Così invece si è espresso il liberale radicale Tiziano Zanetti: “Il degrado del viale è grave, le lastre dei marciapiedi malridotte. Inoltre tecnici e apparecchiature ci dicono che le sottostrutture sono da rifare. Dai discorsi sentiti stasera sembriamo i rappresentanti della lobby dei cavisti: ma finiamola signor Buzzi! Questo è un investimento sicuramente sostenibile dalla Città. Priorità saranno date a pedoni e due ruote con 30 posteggi nuovi per bici”. Il capogruppo PPD Rocco Taminelli ha osservato che lo stato di Viale Stazione “è pietoso, non è un lusso sistemarlo. Per due terzi l’intervento (sottostrutture) è indispensabile. Le finanze della Città non staranno peggio di come stanno adesso”. I lavori che saranno realizzati a tappe sull’arco di quattro anni - se non ci sarà alcun referendum - prevedono una nuova pavimentazione a cerchi concentrici in Piazza Collegiata e la sistemazione di Viale Stazione con panchine, alberi, cippi in granito, parcheggi per le biciclette e lampade per l’illuminazione. Ieri sera è stata però bocciata la proposta della socialista Lia Sansossio-Cippà che ha suggerito la posa di un getto d’acqua in Piazza Collegiata, come quello di Berna.

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