
L’ultimo giorno di “carnevale light” a Bellinzona si concluderà un’ora prima. Lo ha deciso il Municipio, dopo la riunione odierna con la polizia cittadina. Gli esercenti pubblici che hanno ricevuto una deroga dovranno dunque chiudere alle 2.00 al posto delle 3.00.
Oltre 10mila persone nella capitale
“Oltre diecimila persone hanno animato il centro cittadino durante gli scorsi giorni, in particolare durante le due serate del fine settimana, quando gli esercizi pubblici del centro a determinate condizioni hanno potuto chiudere alle 3 per permettere lo svolgimento di una festa di richiamo carnevalesco”, si legge in una nota della Città. “Il bilancio di questi primi giorni è sicuramente positivo: molte persone hanno potuto infatti raggiungere Bellinzona, incontrarsi e divertirsi e non si sono registrati incidenti di rilievo. Avuto riguardo però della forte affluenza di avventori nella serata di sabato – affluenza che è andata oltre il dispositivo organizzativo attuabile in assenza della consueta gestione garantita dalla Società Rabadan – su indicazione anche della Polizia comunale, il Municipio ha deciso la chiusura degli esercizi pubblici alle 2.00 (e non alle 3.00 come durante le prime serate) domani sera, ultima serata di festeggiamenti”.
Branda: “Affollamenti consistenti nel centro e alla stazione”
Il sindaco Mario Branda ha parlato di esperienza positiva, ma non sono mancati momenti di tensione, ha dichiarato questa mattina ai microfoni di Ticinonews, prima dell’incontro con le forze dell’ordine. “Si è verificato un affollamento molto consistente nel centro storico. Ci sono stati momenti in cui le persone non potevano più circolare. Ci sono stati anche momenti di tensione, con molte bottiglie di vetro in giro per le strade. Una situazione non del tutto tranquilla”, ha precisato il sindaco. Assembramenti si sono creati anche alla stazione, ha aggiunto. “L’organizzazione era diversa rispetto a un carnevale usuale, per cui non erano stati organizzati treni speciali per riportare a casa le persone”. Da qui la decisione di adeguare, seppur minimamente, l’orario per la giornata di martedì.
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