Ticino
“Bellinzona diventi città accessibile e sempre più inclusiva”
Immagine archivio CdT
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Redazione
2 anni fa
In una mozione a favore di una città sempre più inclusiva Forini e Luraschi chiedono di togliere le barriere “non solo architettoniche ma anche linguistiche, strutturali e culturali”

“Partecipare alla vita di una città è legato all’esercizio dei propri diritti. Per poterlo fare è però necessario poter avere accesso alla propria città e ai suoi servizi”, spiegano Danilo Forini e Michela Luraschi al Consiglio comunale in una mozione a favore di una città, quella di Bellinzona, più inclusiva. Infatti, per le persone con disabilità, questo non è sempre vero. “L’accessibilità della città di Bellinzona è migliorata ma rimane parziale e molte barriere sono sempre presenti”, sottolineano. Barriere che non sono solo architettoniche, ma anche linguistiche, strutturali e principalmente culturali.

“Una città più bella per tutte e tutti”
Le barriere che frenano la partecipazione delle persone con disabilità sono in realtà freni “per una più ampia fascia di popolazione”, perché fragilità e bisogni speciali sono presenti in molte persone, “come ad esempio persone anziane, persone malate o vittime di piccoli incidenti”. Insomma, nella mozione cofirmata anche da altri cinque consiglieri comunali, “una città senza ostacoli, senza scalini se non necessari, una città accogliente con operatori e funzionari all’ascolto e capaci di comunicare con cittadini e turisti è inoltre una città più bella per tutte e tutti”. Bellinzona, dunque, deve diventare più accessibile anche per “ampliare il concetto di accessibilità a beneficio di tutta la popolazione”. Un orientamento inclusivo di un progetto, un’infrastruttura, un evento, uno spazio (sia aperto che chiuso) ha benefici che vanno oltre la socialità: diventano economici e turistici.

“Eliminare le barriere”
Per questi motivi, secondo i firmatari , eliminare le barriere e realizzare edifici, prodotti e ambienti che siano accessibili a tutti è un dovere della città e anche una strategia lungimirante al fine di diventare una città attrattiva a tutti i livelli. Tra gli esempi presentati nella mozione in cui andrebbero tolte le barriere architettoniche ci sono il Museo Villa dei Cedri, il nuovo Parco Fluviale, nuovo Parco Urbano, Chiesa Colleggiata, la Piscina coperta, e altre strutture.

Un referente per la disabilità
Inoltre, Forini e Luraschi chiedono al Municipio, nel medesimo Messaggio, di nominare un referente per la disabilità all’interno dell’amministrazione comunale valutando se proporre al Consiglio Comunale un finanziamento ad hoc oppure se possibile identificare una risorsa già esistente. Tale referente è inteso come un “mediatore” che possa accompagnare, da un lato, i cittadini e le cittadine ad avere un interlocutore o un’interlocutrice in caso di problemi, domande, proposte e dall’altro sostenere le funzionarie e i funzionari confrontati con queste tematiche.

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