La sigla resterà sempre quella. Ma il passaggio delle aziende municipalizzate di Bellinzona ad Azienda pubblica Multiservizi, approvato dal Municipio, consentirebbe alla nuova città di accaparrarsi 50 milioni. Merito della rivalutazione delle reti elettriche, oggi sotto stimate, ma possibile soltanto trasformando le AMB in un ente autonomo comunale.

"L’azienda municipalizzata era integrata anche contabilmente nel comune quindi questa rivalutazione non era possibile - ha detto il sindaco Mario Branda ai microfoni di Teleticino - Attraverso la costituzione dell’ente autonomo e applicando le norme ElCom è possibile mettere a disposizione risorse per noi significative e importanti" . Risorse che produrrebbero un guadagno reale annuo di 3 milioni da destinare, promette l’Esecutivo, ai progetti strategici. Come il nuovo ospedale o l’istituto di biomedicina. "A loro volta permetteranno di rilanciare Bellinzona e stimolare la crescita da un punto di vista economico e sociale".

Non è tuttavia detto che tutti vedano di buon occhio la futura autonomia gestionale di chi è garante dell’acqua e dell’energia. Ma l’Esecutivo rassicura: "Sui grossi investimenti e le strategie, sarà sempre il pubblico ad avere l’ultima parola".

"Niente nucleare, niente carbonfossile, puntare sulle rinnovabili. Questo è l’intendimento chiaro del Municipio che l’azienda dovrà continuare a perseguire" ha sottolineato il vice-sindaco Andrea Bersani. "Il regolamento organico dei dipendenti sarà lo stesso per la città e la nuova azienda che sarà controllata dal comune di Bellinzona".

Quanto alle AMB continueranno a gestire il patrimonio idrico ma dalla sorgente alla depurazione, offrendo altri servizi come la fibra ottica.

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