
È stata assolta, ieri in Pretura penale, una 44enne del Bellinzonese identificata come "gerente de facto" del bordello Metropole, chiuso lo scorso anno in seguito all'operazione Domino. Lo riferisce il Corriere del Ticino.Pur gestendo il locale a luci rosse di Bellinzona, la donna non ricopriva alcun incarico ufficiale al suo interno. Inoltre, secondo la tesi difensiva sostenuta dall'avvocato Gianpiero Raveglia, la prostituzione in quell'edificio era a conoscenza delle autorità, che sarebbero dovute intervenire prima. La 44enne è stata così assolta dalle accuse di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale di 34 lucciole attive in città tra il 2010 ed il 2012.Il dibattimento è statao condotto da giudice Marco Kraushaar, mentre l'accusa, che aveva proposto una pena pecuniaria di 2'000 franchi sospesa per due anni, era stata promossa dal procuratore pubblico Arturo Garzoni.
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