
Il 15 maggio 2012 Preonzo si rende conto di vivere all’ombra della montagna. Nella notte, 300mila metri cubi di materiale scendono a valle, lasciando una cicatrice indelebile; in continua espansione ma sempre monitorata.
"Oggi come oggi abbiamo una scaglia che è rimasta in bilico di circa 30mila metri cubi. È quella che si muove di più (circa 6-7 cm all’anno). Verso sud la fase è molto più rallentata. Attorno ad un centimetro all’anno", ha spiegato la geologa cantonale Lorenza Re ai microfoni di TeleTicino.
Tutte informazioni rassicuranti riferite oggi a una delegazione del Municipio. Ma da lassù, i segni della frana sono comunque impressionanti. Si vede la montagna squarciata in due. Una forza che non ha risparmiato quanto creato dall’uomo con fatica; legata in origine allo scioglimento dei ghiacciai e ancora influenzata dalle precipitazioni. Di qui, l’importanza di strumenti come il pluviometro. "Abbiamo notato che ad ogni pioggia intensa c’è un’accelerazione. Prevediamo che la scaglia frontale di circa 30mila metri cubi possa crollare a breve, ma probabilmente si romperà a pezzi senza causare danni. Bisognerà capire come si comporterà la porzione retrostante", ha proseguito Lorenza Re.
Interrogativi che impongono appunto un occhio continuo, per cui è stato creato un gruppo di lavoro attualmente nelle mani della città. Anche perché, là sotto, in zona industriale, ci sono ancora delle aziende. "La maggior parte delle aziende sono state delocalizzate. Ve ne sono ancora 2 e siccome la frana è ancora in movimento, occorre il monitoraggio costante della situazione che è a carico di questo nuovo gruppo di lavoro coordinato dalla città e sostenuto dal Cantone", ha affermato invece il municipale di Bellinzona Christian Paglia.
Un team formato da tecnici e politici per tutti i potenziali pericoli naturali della Nuova Bellinzona, con vaste zone collinari. Team del quale fa ovviamente parte anche Paglia: "Questi pericoli maturali impongono una situazione di controllo e di interventi di messa in sicurezza, che vanno dalle reti paramassi fino al monitoraggio di frane rilevanti come quella di Preonzo".
Maggiori dettagli nel servizio del TG di TeleTicino in onda dalle 18.45
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