Ticino
Bellinzona: addio al pane Gazzaniga
Bellinzona: addio al pane Gazzaniga
Bellinzona: addio al pane Gazzaniga
Redazione
9 anni fa
La panetteria cessa definitivamente l'attività. "Concorrenza dei centri commerciali e posteggi troppo cari"

A partire da agosto non sarà più possibile a Bellinzona gustarsi il pane, i pasticcini e le torte di Gazzaniga. La storica panetteria ha infatti deciso di cessare l'attività, chiudendo i suoi tre negozi e il panificio. A portare avanti il nome resterà solo il bar in Piazza Indipendenza, gestito da Franco Gazzaniga.

La notizia della cessazione dell'attività del panificio è stata anticipata da Ticinonline e viene confermata oggi da La Regione, che spiega che almeno uno dei quattro negozi continuerà ad esistere sotto forma di panetteria. Si tratta di quello di viale Stazione, che verrà rilevato dall'attiguo negozio di alimentari Resinelli. Il punto vendita di via Codeborgo riaprirà invece con un'altra gestione e un'attività di commercio al dettaglio.

In totale sono sedici le persone che hanno perso il posto di lavoro, ma tra di loro quattro dipendenti e tre apprendisti hanno già trovato una nuova occupazione. A restare senza impiego sono quindi nove persone.

"La scelta di chiudere è stata difficile ma inevitabile, la forte concorrenza dei centri commerciali mette in ginocchio le attività artigianali come la nostra" spiega a La Regione la moglie del titolare della Gazzaniga SA, secondo cui a mettere in ginocchio l'azienda è stato anche il fatto che negli ultimi tempi diversi clienti, tra bar e ristoranti, non saldavano più le fatture. Infine la donna denuncia anche la severità della Città nella gestione dei parcheggi in centro. "Diversi clienti si lamentavano perché in centro a Bellinzona i posteggi sono troppo cari. Altri ci hanno raccontato di aver posteggiato davanti al negozio per un istante, magari per ritirare una torta voluminosa, e di aver trovato una multa sul parabrezza" afferma la moglie del titolare. "Tutto questo non aiuta i commerci del centro storico che devono già fare i conti con la concorrenza spietata dei grossi centri commerciali."

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