
80 milioni di franchi, in gran parte finanziati da contributi del Cantone e della Confederazione, per la rivitalizzazione e la sistemazione idraulica del fiume Ticino a Bellinzona. Il progetto, battezzato Parco fluviale Saleggi Boschetti, è il più importante intervento di rinaturazione in Ticino e ha coinvolto tutti i principali enti istituzionali e portatori di interesse: l’Ufficio federale dell’ambiente, i Servizi cantonali, i Comuni, le associazioni di pescatori e agricoltori, quelle turistiche e ambientaliste.
La prima fase di intervento riguarderà il fiume in zona Torretta, il cui progetto definitivo verrà pubblicato a partire dal 18 ottobre 2018. In seguito nelle zone Saleggi-Boschetti, che verrà pubblicato in un secondo momento.
Il progetto, che prevede di modificare il corso del fiume nel Bellinzonese, si svilupperà in due comparti principali: la zona Saleggi a Bellinzona e i Boschetti a Sementina/Gudo. Saranno inoltre effettuati interventi complementari in corrispondenza dell’immissione del riale Progero a Gudo e dell’arginatura in zona Torretta a Bellinzona. Per la realizzazione sono previste fasi distinte d’intervento, programmate sull’arco di più anni. La posa della “prima pietra” nella zona Torretta, è prevista nel 2019.
Si tratta di un’opera dettata da due esigenze fondamentali: da una parte la necessità di garantire la sicurezza del territorio e la protezione contro le piene, favorendo la dinamicità naturale delle acque,intervenendo sulla stabilità degli argini e sulla riduzione dell’erosione del fi ume. Dall’altra, la volontà di tutelare e valorizzare l’ambiente, consentendo anche una migliore fruibilità del fiume da parte della popolazione.
Per quanto riguarda la sicurezza, oggi, ad oltre un secolo di distanza dai primi lavori di correzione del corso d’acqua, si rende necessario un intervento di manutenzione e sistemazione degli argini pergarantirne l’efficacia e tutelare l’agglomerato circostante. Infatti, se le opere di correzione del Ticino effettuate nei decenni passati hanno portato benefi ci sotto diversi aspetti, è altrettanto vero che hanno incanalato il fiume in percorsi obbligati. Ciò ha determinato, nel corso del tempo, una riduzione della dinamicità fluviale, l’abbassamento del letto del fiume e l’erosione dei suoi argini, la cui stabilità nel tempo è quindi minacciata.
Il progetto si inserisce nell'attuale politica svizzera in materia di protezione delle acque, che consiste nel preservare o riportare al loro stato naturale i corsi d’acqua e le rive lacustri. La riqualifica del fiume Ticino e la creazione del Parco fluviale Saleggi-Boschetti consentiranno di tutelare la biodiversità ambientale, sia della fauna acquatica che terrestre, e soprattutto permetteranno al fiume di scorrere in maniera più armoniosa sul territorio, evitando in questo modo pericoli legati ad eventuali piene.
L’intervento consentirà infine di valorizzare gli spazi marginali al corso d’acqua quali ambienti naturali e garantirà un migliore inserimento del fiume nel contesto paesaggistico circostante, con l’obiettivodi creare una migliore convivenza e interazione tra uomo e natura. In quest’ottica non mancheranno aree in cui sarà possibile passeggiare, praticare sport, rilassarsi e accedere alle acque, nel pieno rispetto dell’ambiente. Attraverso questa importante ed ambiziosa iniziativa, la Città si riavvicinerà al suo fiume, grazie ad un progetto che consentirà di creare un luogo di svago completamente immerso nella natura.
Per garantire un’informazione capillare sul progetto, dopo la seconda metà di ottobre, sarà distribuito a tutti i fuochi della Città di Bellinzona un flyer informativo sulle specifiche del progetto e sul dettaglio degli interventi. Da quel momento in poi, sarà inoltre possibile consultare per maggiori informazioni il sito: www.ilmiofiume.ch.
Maggiori dettagli alle 18.45 nel servizio di TeleTicino
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