Ticino
"Basta glifosato anche in Ticino"
"Basta glifosato anche in Ticino"
"Basta glifosato anche in Ticino"
Redazione
6 anni fa
I Verdi intendono presentare una mozione per vietare a breve termine l'utilizzo del diserbante nel Cantone

Sulla scorta di quanto deciso dal Canton Vaud, i Verdi del Ticino chiedono di introdurre il divieto di usare il glifosato anche nel nostro Cantone. 

"Il Canton Vaud si è adoperato per vietare l'utilizzo del pericoloso diserbante sui propri terreni entro il 2022" si legge nella nota inviata dal movimento ecologista. "In Ticino il problema sembra non esistere, nonostante numerosi studi testimonino la pericolosità delle formulazioni a base di glifosato, sia per l’ambiente che per la salute umana (sostanza cancerogena e perturbatrice endocrina). È ora che anche il Ticino agisca per una maggiore tutela della salute e dell’ambiente attraverso un divieto di utilizzo dei prodotti a base di glifosato".

"Benché il Parlamento Federale non abbia voluto intervenire sul tema, negli scorsi giorni il Consiglio di Stato del canton Vaud ha varato una serie di proposte legislative per portare gradualmente ad un divieto totale del potente erbicida entro il 2022" prosegue la nota. "Il Governo ha quindi accolto un postulato dei Verdi risalente al 2015. Si tratta di un passo importante, nella tutela della salute dei consumatori e della protezione dell'ambiente, secondo il principio di precauzione".

Alla luce di questa decisione, i Verdi chiedono che anche il Ticino istituisca una strategia a difesa dell’ambiente e delle persone da una sostanza "molto diffusa e altrettanto pericolosa". In questo senso ritengono necessario definire un percorso per l'uscita graduale da un prodotto che, sottolineano, "genera un enorme profitto di 5,4 miliardi di dollari annui per le multinazionali agrochimiche (in particolare Monsanto) a scapito della salute e dell’ambiente".

I Verdi intendono quindi presentare un'analoga mozione in Ticino per vietare a breve termine l'utilizzo di diserbanti a base di glifosato e limitare i danni all’ambiente e alla salute provocando una svolta verso una gestione del terrotorio più sostenibile.

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