Ticino
Bar Oceano, Noseda ricorre a Losanna
Redazione
12 anni fa
La Corte dei Reclami Penali respinge il reclamo di John Noseda sul caso dell’Oceano di Pazzallo.

Niente da fare, all’Oceano di Pazzallo le ipotesi accusatorie d’usura continuano a non essere provate. Dopo il giudice dei provvedimenti coercitivi, anche la Corte dei reclami penali ha affossato le tesi del procuratore generale John Noseda. Il quale però non si ferma e annuncia un ricorso al Tribunale federale.E quella della massina istanza sarà una sentenza cruciale perché finalmente potrebbe fissare i paletti sui prezzi delle stanze affittate alle prostitute. Il procuratore generale lo scorso settembre aveva promosso un procedimento penale nei confronti degli Albertalli, i gerenti del locale di Pazzallo, per titolo di usura, promovimento della prostituzione e riciclaggio di denaro. Furono rilasciati dopo che il pg sottopose loro due condizioni in sostituzione del carcerazione. La chiusura del bar, dove le ragazze adescavano i clienti e un abbattimento generale dei prezzi delle stanze. Ma le tesi del procuratore generale sul caso Oceano non trovarono d’accordo il giudice Claudia Solcà, in assenza di gravi indizi di colpevolezza e ritendendo inesistenti gli estremi dei reati. Non fu provata l’usura. Non fu provato il promovimento della prostituzione. Inoltre la proposta delle misure sostitutive fu ritenuta alquanto singolare e verosimilmente non contemplata dalla legge. Quindi ad oggi i prezzi delle camere per le prostitute rimangono un punto irrisolto. Sarà forse il ricorso al Tribunale federale deciso dal Ministero pubblico a fissare finalmente i paletti per distinguere una volta per tutte le tariffe ritenute corrette da quelle che sfociano nell’usura e nello sfruttamento delle prostitute. Matteo Bernasconi

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