
"Se per il Municipio di Lugano quello dell’appalto illecito nell’ambito dei lavori di costruzione della nuova banchina di legno sul lungolago è un caso chiuso, non si può dire altrettanto per i lavoratori che sono stati “derubati” e per la collettività che deve farsi carico dei danni causati da un imprenditore conosciuto per essere un fallitore seriale", lo ribadisce il sindacato UNIA, che ha deciso di raccontare tutti gli strascichi che ha avuto la vicenda in un documento pubblicato oggi sul proprio sito di denuncia www.denunciamoli.ch.
Unia, che cura gli interessi di alcuni operai della Edil Global Service SA (l’impresa subappaltatrice che ha eseguito i lavori di falegnameria per conto della Franco dell’Oro SA, vincitrice dell’appalto “su invito” dell’architetto Bruno Huber cui il Municipio di Lugano aveva attribuito un mandato diretto per la realizzazione dell’opera), informa in particolare di aver presentato un esposto al Ministero pubblico contro il titolare della società (nel frattempo fallita), che oggi continua ad operare indisturbato con una nuova SA.
Il documento pubblicato sul sito "dà la misura della voragine creatasi con il mancato pagamento di salari, oneri sociali e imposte e che dovrà essere in gran parte colmata tramite la procedura d’insolvenza, cioè con il fondo di compensazione della cassa disoccupazione alimentato con i contributi di lavoratori e datori di lavoro". Secondo Unia il titolare della Edil Global SA avrebbe "fatto giochi d’azzardo" e si sarebbe "appropriato dei contributi della previdenza professionale, un comportamento penalmente rilevante e che è al centro della denuncia presentata".
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