
Continua a tener banco la vicenda dei bambini ecuadoregni scolarizzati a Gambarogno. In serata l'esecutivo, dopo una seduta fiume, ha deciso di scrivere al Consiglio di Stato chiedendo una posizione ufficiale sulla vicenda, dopo le dichiarazioni diametralmente opposte rilasciate dai ministro Gobbi e Bertoli.
Questa sera inoltre si apprende che il parere del Dipartimento delle istituzioni, non è stato chiesto in concomitanza con quello del DECS; bensì in un secondo tempo, dopo la risposta positiva sulla scolarizzazione da parte del ministro Manuele Bertoli.
Ma ricostruiamo la vicenda cronologicamente:
La Direzione dell’Istituto scolastico di Gambarogno ha ricevuto, nel mese di settembre, due richieste di scolarizzazione per bambini dell'Ecuador, in possesso di documenti spagnoli.
La Direzione ha sottoposto la richiesta all'esecutivo che, il 9 settembre, ha interpellato il DECS per comunicare che sul territorio comunale, sono presenti delle famiglie ecuadoregne, senza fissa dimora, che esercitano l’attività di musicanti di strada nei pressi dei grandi magazzini.
Pur consapevoli del dovere di scolarizzare tutti i ragazzi in età scolastica, si è ritenuto di chiedere conferma all’Autorità cantonale sulla correttezza della prassi adottata e sui vari aspetti assicurativi e legali.
Il 16 settembre, il Consigliere di Stato Manuele Bertoli invia all'esecutivo la conferma dell’obbligo di scolarizzazione dei due ragazzi. Dopo questa conferma i ragazzi vengono scolarizzati.
Ma il Municipio, in assenza di un riscontro sulle questioni di polizia, alcuni giorni dopo, ha scritto al Dipartimento delle Istituzioni chiedendo una presa di posizione e una verifica per le problematiche legate ai permessi di soggiorno.
Dunque non in concomitanza, come appreso fin'ora, ma solo dopo la risposta positiva del DECS.
L'8 ottobre, il ministro Norman Gobbi informa il Municipio che non sono autorizzati a risiedere in Ticino sulla scorta delle disposizioni in materia di stranieri, ma unicamente quali turisti e per questo da non scolarizzare.
Dopo la presa di posizione, Manuele Bertoli ha interpellato il collega di Governo chiedendo un incontro chiarificatore. Sulla scorta di queste posizioni divergenti, il Municipio, oggi durante la seduta, ha deciso di chiedere una posizione ufficiale al Consiglio di Stato. Nel frattempo i ragazzi rimarranno scolarizzati
Christian Fini
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