Lugano
Bagarre CdA Ail, Ferrara: "C'è la corsa solo per quelli che pagano molto bene"
Immagine Ticinonews
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Redazione
5 ore fa
Natalia Ferrara è tra le voci più critiche verso l'elezione di Marco Chiesa nel CdA delle Ail. "Uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra". Tiziano Galeazzi verrà proposto per il CdA del Casinò.

Tutti pazzi per le Ail. Potrebbe essere questo il titolo della tragicommedia andata in scena ieri sera a Palazzo civico: una società partecipata da 30-40 mila franchi all’anno. Con possibilità di ingaggi e appalti su tutto il territorio e che prevede un Consiglio d’amministrazione così ripartito: un membro dell’Esecutivo, due rappresentanti del Plr, uno a testa per Lega, Centro, Udc e sinistra. Il suo rinnovo figurava all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì sera. Ieri, per rappresentare il Municipio, nel CdA è entrato Filippo Lombardi. Marco Chiesa è stato invece eletto esponente dell'Udc al posto di Tiziano Galeazzi, nome inizialmente proposto quale rappresentante democentrista e che ora sarà indicato per il CdA del Casinò.

Chiesa "un bimbo che picchia i pugni"

L'ingresso di Chiesa ha suscitato aspre critiche: con la sua nomina, i municipali che siedono nel CdA delle Ail diventano due invece dell'unico previsto. "È una questione di competenze", ci fanno sapere dall'Udc cittadina. Marco Chiesa, ricordano, è formato in economia e risorse umane e a Berna siede nella Commissione ambiente, pianificazione, energia. Nella seduta di ieri del parlamento cittadino, una delle voci più critiche è stata quella di Natalia Ferrara del Plr. "Per le società partecipate, la competenza delle nomine è del Consiglio comunale. Il Municipio ha facoltà di presentare un solo municipale e lo ha fatto scegliendo Lombardi. Condivido la definizione di Chiesa data da una collega: un bambino che picchia i pugni e che dice 'Lo voglio anche io'. Non si fa così". Secondo Ferrara, raggiunta da Ticinonews, l'elezione di Chiesa come rappresentante del partito e non più come quello del Municipio è solo "fare rientrare dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta. È una prova di forza che non fa bene alla politica luganese".

Rapporto in fieri

Il tema delle competenza? "Sì, è stato sollevato ieri sera", riconosce Ferrara. "Ma la corsa ai CdA avviene solo per quelli che retribuiscono molto bene". Natalia Ferrara presiede anche la sottocommissione governance, incaricata proprio di rivedere il regolamento per le nomine nei CdA, anteponendo la competenza alla bandiera, escludendo i consiglieri comunali dalle nomine e destinando le retribuzioni dei municipali alla Città. Da tempo il rapporto giace in commissione, come mai? "Ci stiamo lavorando", risponde la consigliera comunale. "È chiaro che quando la maggior parte dei partiti cerca di avere in questi CdA municipali, consiglieri comunali e personalità politiche di spicco, diventa difficile trovare delle maggioranze per cambiare le cose. Ma lo faremo. Andremo avanti".

"Brutte figure"

Per Ferrara, quelle a cui si assiste sono "delle brutte figure, una rincorsa alle cadreghe". E il Plr non rincorre le cadreghe? "Non abbiamo municipali e consiglieri comunali in partecipate che vengono retribuite. Da diverso tempo abbiamo scelto di avere quali rappresentanti delle figure competenti e ieri sera, non a caso, sono quelli che hanno ricevuto più voti".