
Sabato pomeriggio a Bellinzona si è svolta una nuova assemblea che ha riunito una quarantina di autogestiti di tutte le età. La riunione doveva tenersi in Piazza Governo ma a causa del maltempo è stata spostata a La Nocciola, uno spazio nato nella capitale ticinese per ospitare eventi culturali, ricreativi e per dibattere e riflettere insieme.
Gli autogestiti: "Desideriamo una società più aperta e sostenibile"
Una rappresentante degli autogestiti ha spiegato a Ticinonews su che cosa hanno lavorato nei quasi due anni dalla demolizione dell’Ex Macello di Lugano: si cerca di promuovere dei momenti aggregativi dando la possibilità a chiunque di esprimersi e confrontarsi sul tipo di società che desiderata. Nel caso di chi oggi si trovava a Bellinzona, si tratta di una società più aperta e più sostenibile e non votata al consumismo. Da qui anche il tema della carenza di spazi culturali e per un dibattito politico, per dei pasti in comune, per aiutare chi ha bisogno. Non si tratta di intrattenimento fine a sé stesso ma di una responsabilità verso la società ticinese e non.
La Nocciola: "Volevo un posto dove poter tessere relazioni vere"
Ticinonews ha incontrato Monya Abdel Aziz, ideatrice dello spazio La Nocciola dove è avvenuta l’odierna assemblea: "La Nocciola vuole essere un punto d’incontro dove promuovere la discussione e dove fare cultura - spiega Abdel Aziz - Avevo voglia di aprire un posto che facesse anche comunità, nel senso che fosse anche capace di tessere relazioni sociali vere. A La Nocciola ci si incontra e si discute con persone sempre nuove e si creano dei legami anche intellettuali e di solidarietà.
Badaracco: "Con i molinari nessun passo avanti"
Ospite a Ticinonews, Il Municipale di Lugano Roberto Badaracco, ha fatto il punto sul tema dell'autogestione: "La necessità di nuovi spazi è un dato di fatto. A Lugano bisogna però differenziare quella che è l’autogestione dei molinari, avvenuta all’Ex Macello, e quelle che sono invece le prospettive future che noi ci immaginiamo soprattutto dopo l’esperienza della Tour Vagabonde (anche conosciuta come La Straordinaria ndr.). Per quanto riguarda i molinari, non sono stati fatti passi avanti perché da parte loro non c’è stato nessun segnale di apertura. Il Municipio si è sempre detto disponibile all'incontro ma da parte loro c'è stato solo silenzio assoluto".
La Tour Vagabonde, "Una programmazione di assoluta qualità"
A Lugano c’è però “una nuova consapevolezza - spiega il Capo Dicastero Cultura, Sport ed Eventi - dopo l’esperienza della Tour Vagabonde io non parlerei più di autogestione dei molinari ma parlerei di cultura indipendente. Il vero discorso è quello della necessità di esprimersi, soprattutto per i tanti giovani o meno che rappresentano la cultura indipendente. Su questo punto la Tour Vagabonde ha mostrato una realtà incredibile: sono stati tre mesi intensissimi allo sterrato della Gerra con una programmazione di assoluta qualità che ha richiamato decine di migliaia di persone".
Badaracco: "A Lugano ripartiamo dalla cultura indipendente"
"Per il Municipio di Lugano - prosegue Badaracco - la ripartenza passa dalla cultura indipendente e dalla sua necessita apolitica, quindi solamente concentrata sulle preposte artistiche, musicali, sceniche... da parte di persone che hanno voglia di proporre qualcosa di qualificante. L’associazione Idra che ha promosso la Tour Vagabonde è venuta da noi, ci ha presentato il progetto, ci ha detto come intendeva finanziarlo, ha chiesto anche dei sostegni alla Città e ha realizzato questo programma sostanzialmente quasi da soli. Noi come Municipio volevamo delle garanzie e che seguissero delle regole. Queste regole sono state rispettate e c’è stata fiducia reciproca".