Medicina
Avviata una nuova collaborazione tra Swissoncology e IOSI
Redazione
un giorno fa
Partirà da inizio maggio una nuova collaborazione in ambito oncologico. Lo studio Swissonocology a Lugano e l'Istituto Ongologico della Svizzera Italiana coopereranno per garantire un servizio specializzato e più completo ai pazienti. Una necessità nata dal progresso scientifico nel ramo oncologico.

L’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana e Swissoncology hanno avviato una nuova collaborazione specializzata nelle cure in ambito oncologico. La partnership garantirà una continuità nel servizio e una presa a carico completa del paziente. Presso gli studi di Swissoncology a Lugano sarà presente regolarmente la Dottoressa Vittoria Espeli Viceprimario di Oncologia medica dello IOSI: “Il nostro scopo è quello di curare al meglio il paziente", spiega Espeli. "Con questa nuova sfida di collaborazione uniamo l’esperienza decennale di cura di prossimità con quelle che sono le cure all’avanguardia dello IOSI. La multidisciplinarietà nella cura del paziente deve anche fare collaborare specialisti che conoscono le innovazioni sia dal punto di vista chirurgico che da quello delle terapie oncologiche”, afferma la Viceprimario.

Unione tra privato e pubblico

L’obiettivo è quello di valorizzare la cooperazione tra le due realtà agevolando pazienti, famiglie e la rete territoriale, offrendo anche una consulenza specializzata in campo oncologico per quel che riguarda tumori polmonari, gastrointestinali, urologici e dermatologici. Il Dottor Marco Varini, medico oncologo titolare dello Studio Swissoncology, sottolinea che la collaborazione è necessaria: "Speriamo che questo porti dei grandi frutti a lungo termine. Soprattutto uniamo le forze basate sull’esperienza di uno studio medico privato in collaborazione con un istituto con molteplici specialisti nell’ambito dell’oncologia. Oggi non si può più curare un paziente da soli, ma abbiamo bisogno di un team che ci supporti”, dichiara ai microfoni di Ticinonews.

Seguire il progresso scientifico

Una scelta che segue il solco lasciato dal progresso scientifico in ambito oncologico. Un modello di presa a carico del paziente e un percorso personalizzato di utilizzo delle recenti innovazioni scientifiche diventano dunque essenziali: “I progressi scientifici sono qui da vedere", spiega Varini. "Negli ultimi 10-15 anni abbiamo vissuto dei cambiamenti che 40 anni fa non ci immaginavamo nemmeno. Delle malattie che all’epoca non erano avvicinabili, oggi le possiamo curare efficacemente e con un’ottima qualità di vita portarle alla guarigione. Il problema è che per ottenere questi risultati si ha bisogno di tante persone: un esercito che lavori in maniera organizzata e funzionante”, conclude il titolare si Swissoncology.