
"La direzione di Autolinee Bleniesi, azienda di trasporto pubblico con sede a Biasca, non rispetta il partenariato sociale". L'accusa arriva dai sindacati SEV e OCST che da alcune settimane stanno tentando di stabilire un dialogo con la direzione per chiarire "diversi aspetti contrattuali non rispettati", denunciano i sindacati in una nota diramata ieri in mattinata. Le questioni riguardano la modifica unilaterale di un articolo del CCL, chiarimenti su un licenziamento che non sarebbe considerato in sintonia con il CCL, alcuni aspetti contrattuali sul tempo di lavoro degli autisti e la mancata consegna delle firme da parte della direzione del rinnovato CCL a partire dal prossimo anno. Questioni che da tempo i sindacati chiedono di discutere con la direzione, senza però ottenere risposta. Un atteggiamento che, per i sindacati, "è in palese contraddizione con lo spirito che dovrebbe legare le parti contrattuali: sembra che pure la ricerca del dialogo sia un problema, quando questo invece dovrebbe essere alla base di un rapporto di partenariato sociale".
La replica della direzione
Dal canto suo la direzione respinge ogni addebito. Contattato dal Corriere del Ticino e da La Regione, il direttore Stefano Malingamba sottolina che il CCL è stato sempre rispettato. "Abbiamo questi contratti da 25 anni e sono sempre stati rispettati. Siamo anche sottoposti ai controlli dell’Ufficio federale dei trasporti e non abbiamo mai ricevuto segnalazioni in merito". Stando al direttore, la presa di posizione dei sindacati sarebbe legata a una sua decisione presa a fine luglio. "Mi sono rifiutato di dedurre i contributi delle tasse di affiliazione ai sindacati dagli stipendi dei miei collaboratori. È questo il punto dolente". Malingaman ritiene che "non sia giusto e nemmeno corretto che sia il datore di lavoro a dover prelevare questa cifra". Per quanto riguarda il licenziamento, "si è trattato di una normale interruzione del rapporto di lavoro fatta con tre mesi di preavviso", precisa il direttore. E le ragioni sono state legittime. "Il collaboratore non era più in grado di svolgere correttamente il proprio lavoro e quindi sono stato costretto a decidere per il licenziamento".