
Occhi puntati su Lega e PPD durante la prima parte di Matrioska questa sera, forze politiche che hanno perso seggi negli Esecutivi comunali del Cantone. Ad analizzare la situazione gli ospiti Filippo Lombardi neoletto in Municipio di Lugano per il ppd e il sindaco Marco Borradori (lega). C’è stato poi tempo di analizzare anche la situazione a Lugano e Locarno con gli altri due ospiti, la nuova municipale a Lugano Karin Valenzano Rossi (Plr) e l’unico municipale ppd rieletto a Locarno Giuseppe Cotti.
Le analisi di Lombardi e Borradori
“Che il PPD abbia una difficoltà da tempo è noto e che l’abbia in particolare nei centri è altrettanto vero”, ha dichiarato Lombardi, secondo cui è mancata una strategia cantonale per le sezioni cittadine. Sul fatto che il sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti abbia invitato Fiorenzo Dadò a riflettere sul suolo ruolo di presidente cantonale, Lombardi non si sbilancia: “Quando ci sono brutti risultati è facile puntare il dito contro una persona, la colpa semmai va a un insieme di persone. Poi bisogna tenere conto anche delle evoluzioni storiche. È necessario ad ogni modo una riflessione seria a livello cantonale, che deve includere le sezioni”.
Borradori ha invece guardato alle frazioni interne del movimento di via Monte Boglia. “Dove si litiga e polemizza all’interno di una sezione, è un disastro. Non bisogna essere strateghi, ma curare i propri aderenti”.
Lugano
Il PLR ha confermato i due seggi in Municipio, ma il partito ha avuto una debacle. Se ci fosse stato Michele Bertini in lista, ha dichiarato Valenzano, “sarebbe andata molto meglio” per il partito. Su chi farà il vicesindaco dopo la partenza di Bertini, non sono circolati nomi. “È una questione che va deciso in Municipio” ha ribadito dal canto suo Borradori. Se ne saprà di più giovedì di settimana prossima.
Il PLR punta al sindacato nei prossimi anni? “In questo momento non è in discussione”, ha risposto Valenzano Rossi. Per rilanciare il partito, a che persona pensa? “Bisogna fare un’analisi interna al partito e fare una discussione franca. Ora non so darle un nome”.
Sulla questione dell’Ex Macello si sono espressi i due neoeletti: “Il termine di 20 giorni a lasciare lo stabile è una tempistica che non permette il dialogo, anche se non so se questo dialogo sia possibile” ha detto Lombardi. Dello stesso avviso Valenzano Rossi. “La questione dell’autogestione a Lugano ha una sua legittimità, ma non sembra che l’autogestione abbia voglia di discutere”.
Locarno
Il PPD a Locarno ha perso un seggio e il vicesindacato con la partenza di Paolo Caroni. Anche in questo caso, sulla posizione del vicesindaco, è una questione che verrà affrontata dall’Esecutivo. Ma Cotti non ha escluso che il partito possa tenere la posizione: “Partiamo da una situazione di debolezza rispetto a ieri, ma a differenza degli altri partiti il Ppd a Locarno è l’unico che ha aumentato le schede. Evidentemente non possiamo comunque parlare di vittoria. È una sconfitta che andrà analizzata nel dettaglio, ma credo che ci siano buoni motivi per avviare una discussione per mantenere il vicesindacato”.
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