
Il partito socialista ticinese si rallegra per la notizia divulgata ieri che le autodenunce fiscali esenti da pena (o mini aministia fiscale federale) siano raddoppiate: l'anno scorso infatti 440 persone hanno fatto emergere i propri capitali occulti per un totale di 780 milioni (il doppio rispetto al 2013). "Per il Ticino questo significa" si legge nel comunicato inviato dal partito, "un introito per le casse pubbliche pari a 170 milioni".
Uno strumento che permette dunque allo Stato maggiori risorse per la socialità, la formazione, l'ambiente. "Senza questa mini amnistia", continua il PS, "quelle centinaia di milioni sarebbero rimaste nascoste. Soprattutto, è una soluzione che non fa sconti agli evasori, come la proposta di amnistia fiscale cantonale che vorrebbe regalare ai furbastri il 70% del maltolto, provocando allo Stato un danno di decine di milioni".
Per il PS l'autodenuncia fiscale senza multa è dunque uno strumento di cui è stata comprovata l'efficacia: "Senza bisogno di ulteriori sconti che creano un danno ai conti dello Stato oltre che incompatibilità con il principio della parità di trattamento".
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