Ticino
Aumentano i migranti, le ricette della politica
Redazione
4 giorni fa
Giro d'opinioni tra i capogruppi in Gran Consiglio di fronte al nuovo aumento di richieste d'asilo registrate ad agosto.

Nuovo aumento delle domande di asilo in Svizzera. Stando ai dati diramati oggi dalla Segreteria di Stato della migrazione si è registrato un aumento del 38,4% nel mese di agosto rispetto a luglio. Nel dettaglio sono 3'001 le richieste registrate, 832 in più rispetto al mese precedente e 955 in più rispetto ad agosto di un anno fa. Richieste d’asilo che sono costantemente aumentate dall’inizio dell’anno ed è un tema che è capace di infiammare il dibattito politico. Alla luce dei nuovi dati, abbiamo fatto un giro di opinioni tra i vari partiti in Gran Consiglio per capire qual è la loro ricetta di fronte a questa situazione, che è particolarmente sentita anche in Ticino, con il centro di registrazione di Chiasso dove negli ultimi mesi si sono accumulate tensioni tra i residenti e gli ospiti del centro.

Boris Bignasca (Lega): “L’immigrazione costa”

“Alcune di queste persone provengono effettivamente da situazioni pericolose, ma molte altre provengono da paesi che non sono in guerra e quindi non andrebbero accettati”, ritiene Boris Bignasca, capogruppo della Lega dei Ticinesi. “L'immigrazione costa centinaia di milioni a livello federale, pagata dai contribuenti elvetici, e costa decine di milioni a livello cantonale. Non si può sottrarre ai ticinesi per dare a migranti che non hanno titolo per esserlo”.

Sergio Morisoli (UDC): “Necessario cambiare la nostra politica”

“La prima analisi potrebbe essere quella che il mondo sta peggio rispetto ad un anno fa. Se più gente ha bisogno di scappare e andare in un posto più sicuro, non è un buon segnale generale”, ritiene Sergio Morisoli, capogruppo UDC. “La seconda analisi è che forse dobbiamo cambiare la nostra politica di accettazione di queste richieste. Sono davvero tutte pertinenti e attinenti alle problematiche ‘vere’, come il fatto di dover fuggire da luoghi impossibili nei quali vivere?”

Alessandra Gianella (PLR): “Serve una migliore ripartizione e avere le basi legali per intervenire”

“Sono dei dati che preoccupano, anche perché poi la pressione si fa sentire sui Cantoni, per quanto riguarda il Ticino in particolare a Chiasso”, ritiene Alessandra Gianella, capogruppo PLR. “C'è un problema con l'Italia nella ripresa dell'accordo di Dublino, ma c'è anche un problema a livello di Confederazione e di suddivisione. È giusto accogliere, ma bisogna avere anche lo spazio necessario”. Per Gianella c’è inoltre un problema con le basi legali: “Sappiamo che ad oggi, se ci sono dei problemi a livello di delinquenza, non si può intervenire. Come partito abbiamo chiesto alla Confederazione di agire per una migliore ripartizione, ma anche di poter avere le basi legali per intervenire laddove fosse necessario”.

Giorgio Fonio (Il Centro): “Occorre un sostegno concreto”

Per Giorgio Fonio, vicepresidente de Il Centro, i numeri trovano la conferma nella realtà: “Nel Mendrisiotto, regione di frontiera, si può toccare con mano quello che sono gli aumenti dei flussi migratori. Di conseguenza non mi stupisce il dato della SEM”. Per il Mendrisiotto è dunque importante agire: “Credo che sia fondamentale un intervento a sostegno delle realtà che svolgono un ruolo importante nell'accoglienza dei migranti, fornendo tutta una serie di sostegni, di aiuti anche finanziari per garantire l'ordine pubblico, evitando quindi delle situazioni di derive che possono poi creare delle tensioni tra la comunità locale e i migranti”.

Laura Riget (PS): “Serve una maggiore coordinazione per affrontare questi numeri”

Anche Laura Riget, co-presidente del PS, non è sorpresa dai dati della SEM. "Si sapeva che molto probabilmente quest'estate avremmo avuto delle ondate migratorie con dei numeri importanti rispetto all'anno precedente, dovuti a situazioni geopolitiche e di difficoltà in varie regioni del mondo". Per affrontare questo fenomeno, per Riget è importante avere un sistema con una maggiore coordinazione "sia tra i paesi europei, ma anche all'interno della Svizzera, tra i vari Cantoni".

Samantha Bourgoin (Verdi): “Va fatto un bagno di realtà”

"Sembra che i drammi a livello planetario siano abbastanza numerosi per giustificare questi arrivi”, sostiene Samantha Bourgoin, co-cordinatrice dei Verdi, la quale non si dice sorpresa dell’aumento dei numeri. Ma serve un miglior sistema. “L'accoglienza di per sé è problematica. Lo hanno mostrato i problemi dei suicidi dei giovani richiedenti l'asilo dell'ultimo anno. Credo che vada fatto un bagno di realtà e occorre prendere delle misure per capire come accogliere queste persone che fuggono”.