
“Attenzione, la polizia federale ti ha preso e rischi grosso” queste in parole semplici quello che appare sullo schermo del PC quando il virus CIBS Pol riesce ad entrare nel sistema. Ultimamente sono parecchie le segnalazioni del caso. La pagina che copre tutto il desktop sembra essere quella delle polizia federale che si occupa di crimini informatici. Rigorosamente in tedesco, spiega in poche parole, che siamo stati intercettati mentre scaricavano musica o altro materiale coperto dai diritti di autore. Poi una serie di articoli di legge che ci ricordano i reati commessi, le pene nelle quali possiamo incorrere. Il tutto corredato da simboli, autentici, della polizia federale, foto di manette e via dicendo. Una vera e propria strategia del terrore che i meno accorti potrebbero anche prendere sul serio. Il testo che appare minaccioso è questo: “ACHTUNG! Ihr Computer ist aus einem oder mehreren der unten aufgeführten Gründe gesperrt. Sie haben gegen das Gesetz über «Urheberrecht und verwandte Schutzerchte» (Video, Musik, Software) verstoßen und unrechtmäßig urheberrechtliche Inhalte genutzt, bzw. Verbreitet und somit gegen Art. 128 des Schweizerischen Strafgesetzbuches verstoßen.” Come fare per evitare di incappare in pesanti sanzioni? Basta pagare 150 franchi usando il sistema “paysafe card” oppure “ukash” sistemi che naturalmente vengono messo a disposizione. Questi elementi, da soli, devono assolutamente far capire che si tratta di una truffa. Quando mai la polizia federale usa questi metodi? E con 150 franchi ci si “pulisce” da reati informatici? Senza nemmeno uno straccio di verbale? Il virus è particolarmente aggressivo. Il finto annuncio copre tutto lo schermo impedendo qualsiasi operazione. Stando a quanto viene detto, anche pagando i 150 franchi il problema non si risolve. Scompare la pagina, permettendo l’uso del PC, ma il virus rimane e potrebbe riapparire. Intanto si impossessa dei vostri dati. Come fare a rimuoverlo? Ci sono diversi metodi. La maggior parte dei quali richiede l’uso di programmi specifici che si possono scaricare. Sempre che si riesca ad utilizzare la “modalità provvisoria” di Windows. Ma qui entriamo in dettagli tecnici che lasciamo volentieri agli specialisti. Quello che importa sapere è che il virus è spesso legato a mail, ma anche a video, quindi se si cerca di vedere un video su internet, in siti non sicuri, potreste ritrovarsi con il virus istallato. Attenzione dunque. MM
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