Ticino
Attacco hacker a Losone: "Il Municipio nasconde fatti e documenti?"
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
4 mesi fa
Nonostante il Municipio di Losone avesse già risposto diversi mesi fa alle perplessità presentate in un’interrogazione di Michele Grünenfelder e Gian Franco Scardamaglia, in merito all’attacco hacker avvenuto ai danni del Comune otto anni fa, i due consiglieri comunali della Lega non sono soddisfatti della presa di posizione dell’Esecutivo e hanno inoltrato un’istanza di intervento.

Lo scorso mese di novembre, il Municipio di Losone aveva risposto a un’interrogazione di Michele Grünenfelder e Gian Franco Scardamaglia che riguardava un attacco informatico di cui il Comune è stato vittima otto anni fa. Nella sua risposta l’Esecutivo chiariva i contorni dell’hackeraggio, che si trattava nello specifico di un Cryptolocker, vale a dire un malware che rende inaccessibile dei documenti fino al pagamento di un riscatto. Riscatto che il Comune ha pagato, per la somma di 1670 franchi. L’attacco hacker è stato prontamente notificato alla Polizia cantonale, e il Municipio ha garantito che i dati dei cittadini non sono mai stati in pericolo.

Il caso è stato insabbiato?

Ebbene, a ormai diversi mesi di distanza, i due consiglieri comunali della Lega ritornano sulla vicenda inoltrando un’istanza di intervento nei confronti del Municipio di Losone. Grünenfelder e Scardamaglia sostengono che l’Esecutivo non sia stato trasparente e abbia “deliberatamente voluto insabbiare” il caso. Infatti, secondo i due deputati, “presso il Comune sono spariti tutti di documenti che attestano l’avvenuto hackeraggio” e nonostante le sue rassicurazioni pubbliche non esiste nessun documento che attesti la vicenda. In particolare, il Municipio non è in possesso di nessun documento che testimoni il cyberattacco, ma la “Relazione intervento Cryptolocker” trasmessa nel 2015 dal Centro di Calcolo Elettronico di Gordola (CC), che ha gestito e risolto la situazione, è stata trovata solo presso quest’ultimo nel mese di febbraio 2024.

Nessuna denuncia penale

Inoltre, il Governo comunale non ha sporto una denuncia penale: Grünenfelder e Scardamaglia, si legge nell’istanza, ritengono che effettuando questo passo formale sarebbe emersa “la reale portata degli effetti dell’attacco hacker”. Per queste ragioni i due leghisti chiedono “l’intervento della Sezione degli enti locali, per sapere se il Municipio ha agito correttamente nella vicenda”. “Chi non tiene copia dei documenti e non denuncia un reato, non è evidentemente trasparente nei confronti della popolazione. Il Municipio nasconde ulteriori fatti e documenti ai propri concittadini?”, chiedono in conclusione i due consiglieri comunali.