Ticino
Asili nido, in un anno raddoppiate le adesioni al CCL
Redazione
un anno fa
Buono il risultato delle adesioni al contratto collettivo di lavoro per il personale dei nidi di infanzia e dei centri extrascolastici. Fonio, segretario regionale OCST: "Migliorata l'attrattività della professione".

A un anno dell’introduzione del CCL per il personale dei nidi dell’infanzia, micro-nidi e centri extrascolastici, il bilancio è più che positivo. Sono infatti 57 (circa il 60% del totale) le strutture che vi hanno finora aderito. Una cinquantina, invece, sono quelle che non lo hanno ancora fatto. “In poco più di un anno è un ottimo risultato”, spiega il presidente della commissione paritetica Renato Bernasconi, ricordando che tra quelle non vi hanno aderito ci sono anche degli enti che rispondono a delle istituzioni comunali. “Fondamentalmente”, spiega, “le condizioni di impiego sono già molto buone. Nei prossimi mesi rispettivamente anni ci aspettiamo che questo tasso di adesione possa ulteriormente crescere”.

Una professione più attrattiva

Fino allo scorso anno il settore era l’unico in ambito sociosanitario ad essere privo di un contratto collettivo di categoria, rendendo poco attrattiva la professione per i ticinesi. Si attingeva infatti spesso oltre frontiera. Ora, con un salario minimo iniziale superiore ai 4mila franchi e il principio degli scatti annuali che seguiranno le evoluzioni previste della scala stipendi del Cantone, la situazione potrebbe cambiare. “Coloro che sono formati e lavorano in questo settore beneficiano oggi di condizioni ben diverse da quelle che vi erano precedentemente”, spiega il segretario regionale OCST Giorgio Fonio. “Questo rende la professione più attrattiva anche per i giovani che decidono di formarsi in questo settore, che è fondamentale per la crescita nei primi anni dei nostri figli".

I controlli

A vigilare sul rispetto delle norme presenti all’interno del contratto collettivo da parte dei suoi aderenti è la commissione paritetica. Da inizio anno ha anche il compito di certificare che queste norme vengano rispettate da chi al contratto non ha aderito, ma vuole beneficiare dei sussidi. In vista della probabile crescita del settore, anche il ruolo della commissione evolverà. “L'attività della commissione, composta da rappresentanti del mondo sindacale e da rappresentati delle strutture, sarà quella di una collaborazione sempre più stretta con lo scopo di crescere insieme al settore”, spiega ancora Fonio. “Una delle priorità che la commissione paritetica si è data è quella di insistere nella promozione della formazione delle collaboratrici e collaboratori".

La massa salariale

Un settore in crescita, condizioni salariali più favorevoli ma, sottolinea il segretario cantonale VPOD Raul Ghisletta, la questione legata ai finanziamenti non può permettersi indietreggiamenti. "Siamo agli inizi di questa scala salariale. È fondamentale che la massa salariale in questo Cantone non diminuisca e che questo contributo dello 0,15%, che viene prelevato sulla massa salariale, possa influire in modo importante su questo settore. D’altro canto, il ruolo dello Stato non deve essere messo in questione da tagli".