
Si potrebbe gridare allo scandalo. Non c'è posto negli asili nido per i neonati e i piccoli sino a tre anni. Respinti. Anche loro."So che stanno aprendo un nuovo asilo nido a Gordevio - dice Jacqueline Ribi Favero, presidente dell'Associazione ticinese asili nido (Atan) a Il Caffè -; Ma so anche che non è semplice aprire una nuova struttura, per questo noi siamo a disposizione per fornire gratuitamente ogni tipo di aiuto, informazione, sostegno".Anche in questo settore la burocrazia detta legge. "Ma i controlli e i requisiti richiesti da Confederazione e Cantone sono necessari per garantire la qualità del servizio"- spiega Roberto Sandrinelli del dipartimento Sanità e socialità-. Al momento ci sono quattro richieste di nuovi asili e due ampliamenti; ma prima di aprirne uno nuovo si chiede che venga effettuata un'analisi del fabbisogno, e stilato un business plan".Complicato non solo quindi trovare le strutture adatte, ma anche le persone giuste per non incorrere in episodi che poi inevitabilmente finiscono sotto processo: "La legge è molto esigente. La normativa prevede tre metri quadrati per bambino, pasti ad hoc, personale qualificato, aperture per 10 ore al giorno...", precisa Ribi Favero, la cui associazione riunisce gran parte degli asili nido. In Ticino oggi si contano 42 nidi sovvenzionati, sette non sovvenzionati, concentrati soprattutto nelle zone urbane. Ci sono gli asili nido comunali "storici" delle città di Lugano, Locarno, Mendrisio, ma sono pochi. "Per fortuna alcune aziende hanno aperto dei propri asili nidi, è il caso della Rsi, dell'amministrazione cantonale, della Supsi, dell'Ipsa di Grancia, ma sono mosche bianche", nota Sandrinelli. Il Ticino, specie nel Sottoceneri, si dovrebbero creare tra i 700 e gli 800 nuovi posti; uno dei problemi riguarda anche i costi, si parla infatti di spese che variano tra gli 800 e i 1.300 franchi al mese per ogni famiglia. E la maggior parte degli asili non bada al reddito e fa pagare quote fisse.A farne le spese, come sempre, coloro che rientrano nelle fasce medio-basse. Si spera quindi, per l'anno che verrà, in dati più incoraggianti e in cifre "alla portata di tutti" (o, quanto meno, di molti).
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata