
Jeffry Moore, vicerettore del Collegio Papio di Ascona, è di orgine americana ma ha un debole per il latino. Meglio, per la messa in latino. Così, il 7 gennaio ha scritto alla Santa Sede. Chiedendo se la lettera apostolica firmata nel luglio 2007 da Papa Benedetto 16esimo, la Motu Proprio Data, dedicata alla liturgia, valga anche per il rito Ambrosiano. Domanda lecita, essendo, il Collegio Papio, storicamente legato alla diocesi di Milano.Motu Proprio Data regolamenta l’uso del Messale Romano, in latino, risalente al 1962. E stabilisce i limiti e le occasioni nelle quali i sacerdoti possono celebrare la messa in latino. Il 22 maggio é arrivata la risposta del Vaticano a don Jeffry, con questa lettera firmata da Camillo Perl, vicepresidente della Commissione pontificia Ecclesia Dei. Se è vero - si legge nella lettera - che il Motu proprio del Santo Padre non cita espressamente il rito ambrosiano, non esclude nemmeno gli altri riti latini; se la volontà del Sommo Pontefice vale per il rito Romano, considerato il superiore in dignità, di conseguenza, vale tanto più per gli altri riti latini, incluso il Rito Ambrosiano. Dal Vaticano é dunque giunto “Il conforto – così scrive la Commissione pontificia – di un assenso alla possibilità che anche gli studenti del collegio Papio di Ascona che lo richiedono possano usufruire dei benefici garantiti dal Pontefice". Così, Jeffry Moore ha celebrato alcune messe secondo l’antico rito. Preparandole anche insieme agli allievi e al docente di latino. E una con un gruppo di preghiera. La cosa non é però piaciuta al Vescovo di Lugano Pier Giacomo Grampa. Che forse teme derive lefebvriane e conservatrici nella Chiesa ticinese. Don Jeffry assicura di non avere nulla a che fare con le controverse tesi teologiche di Lefebvre. Ma non vuole entrare in polemica col suo Vescovo. Niente più messe in latino al Papio, dunque. Ma la sua iniziativa sta facendo scuola in Lombardia. Il cardinale Dionigi Tettamanzi aveva affermato a suo tempo che la lettera papale sul rito latino non era applicabile alla Diocesi ambrosiana di Milano. Ma ora c’è la lettera a don Jeffry e in Lombardia si stano risvegliando i latinisti.[email protected]Articoli collegati- Summorum Pontificum vale anche per il rito ambrosiano- Il Giornale: "La messa antica si può celebrare anche a Milano"
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