
Prenderà il via alle 14 a Palazzo dei Congressi di Lugano la sessione straordinaria di Gran Consiglio per discutere dello scambio di competenze dipartimentali fra i leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali. Negli scorsi giorni, Zali aveva annunciato la sua assenza. Sulla sua presenza, tuttavia, ieri sera alla trasmissione di Teleticino "Domenica del Corriere", il coordinatore leghista Daniele Piccaluga ha lasciato una porta aperta. "Ho ancora una notte per discutere con lui", ha affermato il coordinatore del movimento. Non è dunque del tutto esclusa la presenza del ministro leghista. Il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi sarà invece presente oggi pomeriggio, benché, sempre nello studio della Domenica del Corriere, abbia definito "legittima" la scelta di Zali di non partecipare.
Le reazioni dei partiti
A Palazzo dei Congressi, Zali troverebbe tutti i principali partiti, con posizioni talvolta anche molto critiche, come l'Mps, che per primo ha proposto la seduta e che chiederà l'annullamento del cosiddetto arrocco. Molto critico fin dall’inizio anche l’Udc: "Non è una questione di guerra con la Lega", ha detto Alain Bühler nella trasmissione condotta da Gianni Righinetti. "Il Governo non si è soffermato a dare spiegazioni ai cittadini, la seduta straordinaria serve quindi a informare". La Lega non ha mai esitato a definire "inutile" la seduta odierna (il tema è infatti di competenza governativa) e Piccaluga parla di sperpero di denaro. Il deputato Ps Ivo Durisch punta invece il dito contro Gobbi quale "motivo scatenante" dell'arrocco: "In 14 anni di direzione della Magistratura non è riuscito a risolvere problemi e a fare riforme". Per Fabio Käppeli, vicepresidente del Plr, il suo partito "ha avuto una reazione cauta, volta a riflettere, ma molte domande rimangono ancora senza risposta". Molto critico anche il Centro, rappresentato in studio da Sabrina Gendotti e che parla di "tempistica inopportuna. Il cambio poteva avvenire a inizio legislatura".
Di cosa si tratta
La seduta odierna di per sé non potrà stravolgere la nuova distribuzione delle competenze tra Norman Gobbi e Claudio Zali. Come ribadito più volte da entrambi i consiglieri di Stato leghisti, infatti, la ripartizione dei dipartimenti è una competenza governativa, nella quale il Gran Consiglio non ha voce in capitolo. Nell'intervista della Domenica del Corriere, Norman Gobbi ha parlato di "caos" relativamente alla convocazione di una seduta legislativa su un tema di competenza esecutiva. La seduta odierna avrà quindi funzione essenzialmente informativa: il Consiglio di Stato sarà chiamato a dettagliare i motivi che lo hanno spinto a questa scelta. Ricordiamo che, a partire dal 1° settembre e sino alla fine della legislatura, Norman Gobbi assumerà la responsabilità politica della Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio, mentre Claudio Zali rileverà dal Dipartimento delle istituzioni la Polizia e la Magistratura. Inizialmente, come annunciato sul Mattino della Domenica, i due "ministri" della Lega avevano pensato di scambiarsi completamente i due dipartimenti. La scelta di optare per un "arrocco parziale" è avvenuta a seguito di una discussione interna al Governo.