A giugno le domande d'asilo presentate in Svizzere sono diminuite del 20.2% rispetto al mese precedente. Un tendenza, quella comunicata settimana scorsa dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem), visibile anche in Ticino. "Il numero di richiedenti l'asilo attualmente presenti nella regione è di 330 persone, molte meno rispetto allo scorso anno", ha spiegato a Ticinonews Bruno Arrigoni, sindaco di Chiasso. Un calo, ci è stato spiegato, dovuto in parte a una flessione degli sbarchi, ma anche ad altri fattori che hanno contribuito a rendere più gestibile la situazione, come le misure implementate dal consigliere federale Beat Jans. Tra queste, ricordiamo, la procedura di 24 ore per le domande d’asilo con scarse probabilità di essere accolte, presentate da persone provenienti da Stati dell’Africa settentrionale.
"Il Cantone non mantiene le promesse"
Se al momento la pressione migratoria è quindi gestibile, se questa dovesse aumentare inizierebbero i problemi. "Non siamo preparati per un incremento degli arrivi. Dovremo farlo nuovamente presente alle autorità cantonali, in quanto le promesse che ci sono state fatte non sono state mantenute". Il riferimento di Arrigoni è "alla o alle strutture sparse sul territorio cantonale per alloggiare i migranti che potrebbero arrivare in numero esponenziale. Soluzione che al momento non sono ancora state attivate". Da qui la necessità "di scrivere nuovamente al Consiglio di Stato per avere delle risposte concrete a una problematica conosciuta".