
Abitava a Brusimpiano, su suolo italiano, a due passi dal confine. E aveva trasformato il suo appartamento in una sorta di grotta di Ali Babà, quella dove i 40 ladroni nascondevano il loro bottino. Quarant’anni, cognome svizzero tedesco ma ticinese da sempre, Jörg Williman, è stato arrestato nei giorni scorsi nel Luganese. È quello che si dice un ladro incallito. Una carriera ultraventennale, iniziata già da minorenne, che gli è costata finora molti anni di galera, oltre dieci dicono i bene informati. E ora, l’Arsenio Lupin ticinese in galera ci è tornato. Nel suo appartamento di Brusimpiano, perquisito dai carabinieri di Luino su richiesta della polizia cantonale, è stata trovata refurtiva per un importo di circa 35'000 franchi. Un vero e proprio bazar, con merce di ogni tipo: un motociclo Yamaha, decine di orologi ed occhiali, scarpe da tennis, un computer, numeroso materiale informatico, cellulari, macchine fotografiche e molto altro ancora (vedi foto, ndr.). Il quarantenne è considerato dalla polizia uno specialista dei furti: il numero uno in Ticino, dicono alla cantonale, furbo, scaltro e altamente professionale. I suoi obiettivi preferiti erano uffici e negozi. Non usava, invece, rubare in ville e appartamenti. Gli agenti della sezione reati contro il patrimonio lo hanno fermato, pare, dopo l’ultimo colpo. E in un garage che Williman aveva affittato in Ticino è stata trovata anche una pistola. Anche se l’uomo di rapine non ne ha mai commesse. Un ladro gentiluomo, insomma. Non un bandito senza scrupoli. In Italia è stato denunciato per ricettazione. In Ticino è accusato principalmente di furto. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Antonio Perugini. [email protected]
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