
Cinque ladri sono stati arrestati la scorsa notte dai Carabinieri di Luino, in due distinte operazioni.
I primi due sono stati fermati all’imbrunire di ieri (alle 20,30 circa) a Luino. Si tratta di un uomo di Ponte Tresa (classe 1976) e di un uomo di Cugliate Fabiasco (classe 1995), i quali erano accompagnati da un minorenne, di 15 anni, deferito alla competente autorità giudiziaria.
Approfittando della temporanea chiusura per ristrutturazione della storica discoteca il “Lido” di Luino, i tre si sono introdotti all’interno dell’area ed hanno messo in atto un’intensa attività di danneggiamento degli infissi, delle grondaie e dei fili elettrici, allo scopo di asportare rame e altro materiale ferroso.
Mentre erano ancora intenti a staccare canali di scolo, pluviali e fili elettrici, per “recuperare” il rame, i tre, che approfittavano della protezione offertagli dall’alta recinzione in muratura dello stabile, sono stati sorpresi alle spalle dai carabinieri del servizio navale.
Il tempestivo intervento della “gazzella” del Nucleo Radiomobile ha permesso di rintracciare, vicino all’uscita secondaria, in una stradina, un autocarro blu con la portiera laterale aperta sul quale i tre stavano caricando il metallo prezioso utilizzando un carrello del supermercato.
Il rame aveva un peso di circa 100 chilogrammi. Per i due maggiorenni sono scattate subito le manette, e saranno giudicati con il rito per direttissima nella mattinata odierna, mentre, per il minore è scattata la denuncia a piede libero con affidamento ai genitori.
Gli altri tre ladri, invece, sono stati fermati oggi alle 2 di notte. Quattro pattuglie dei Carabinieri impegnate in un azione mirata fra la Valganna e Ponte Tresa hanno arrestato con l'accusa di tentato furto aggravato in esercizio pubblico, in concorso, 2 cittadini italiani: un 35enne di Cuasso al Monte e un 39enne di Milano. I due si accompagnavano con un terzo, un 24enne egiziano.
A dispetto delle avverse condizioni metereologiche, la banda, dopo essersi introdotta nel cortile di un bar di Cugliate Fabiasco, ha tentato di forzare con crick e attrezzi atti allo scasso la porta di ingresso secondaria dell'esercizio. Il rumore non è passato inosservato ai carabinieri in borghese - messi in campo di notte - i quali, hanno allertato le pattuglie d’area che sono riuscite a giungere insieme e circondare la banda prevenendo l’azione furtiva ancora in atto all'interno del cortile.
La successiva azione di controllo del territorio ha permesso di individuare una Fiat con targa elvetica di proprietà della società svizzera dove lavora uno dei tre arrestati ed in uso, al momento del raid alla banda. A bordo del mezzo con targhe svizzere sono state trovate monetine per un valore complessivo di euro 255 che non si esclude possano essere il provento di altre azioni furtive. L’auto, i soldi e gli attrezzi - alcuni dei quali si trovavano sull’auto - sono stati sequestrati.
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