Turismo
Aree a pagamento e personaggi parlanti: ecco il futuro dei Castelli di Bellinzona
Robert Krcmar
2 ore fa
Una Fortezza di Bellinzona a misura di turista, con punti di ristoro, aree a pagamento e strumenti di realtà virtuale. La città ha oggi svelato la prima fase (da 19 milioni) del progetto di valorizzazione dei castelli

Un fil rouge tra i castelli, nuovi accessi, nuovi percorsi, punti ristoro, musei, stele parlanti e cannocchiali dotati di realtà aumentata. È questo il futuro che la città di Bellinzona vuole per la sua fortezza, come confermato oggi dal Municipio di Bellinzona, che ha illustrato in conferenza stampa il progetto per valorizzare al meglio il sito patrimonio UNESCO dal 2000. "Quello che contraddistingue la fortezza è l'insieme del complesso fortificato", ha chiarito il Sindaco Mario Branda ai microfoni di Ticinonews. "Cioè l’idea che 7-800 anni fa qualcuno abbia pensato a un sistema difensivo per chiudere una valle e controllare i passaggi dal punto di vista commerciale e militare. È questo che lo rende unico e per questo ci sarà un fil rouge, che consiste in diversi punti distribuiti lungo i tre castelli e le murate, volti a far capire l'insieme di questo sistema".

Corte interna chiusa? "Non per i bellinzonesi"

Il progetto, ha spiegato invece il vicesindaco Fabio Käppeli, "è culturale, ma anche economico e turistico: sono soldi che vogliamo investire per un ritorno in termini di indotto, visitatori e occupazione". Uno degli obbiettivi è proprio aumentare il numero di visitatori. Mentre altri castelli elvetici accolgono 400mila visitatori all’anno, a Bellinzona ne arrivano infatti solo circa 100mila, dei quali, paganti, meno della metà. "Un domani con più offerte museali e spazi da scoprire, i visitatori dovranno fermarsi maggiormente, ma soprattutto vogliamo proporre a un pubblico più vasto il passato storico bellinzonese". Come anticipato, nel progetto futuro, sarà introdotto un sistema di zone a pagamento, che include ad esempio la corte interna e la galleria della Murata, ma altre parti rimarranno spazi di libero accesso. "I castelli rimarranno aperti in larghissima parte come lo sono oggi. La corte interna di Castel Grande verrà chiusa, ma abbiamo previsto per i bellinzonesi - che la considerano come parte integrante del territorio - la possibilità di accedervi ancora, come fanno oggi" ha dichiarato Branda.

Per il momento, 19 milioni di franchi

Il costo per la prima fase di questo rinnovamento sarà di 19 milioni di franchi. Otto coperti dalla città (previa approvazione del Consiglio comunale), otto dal Cantone (Gran Consiglio permettendo), e gli ultimi tre coperti da Confederazione e Fondazioni private. Seguiranno poi altri crediti per altre fasi con ulteriori restauri e interventi, tra cui il sistema di risalita meccanizzato sul Montebello. Un progetto enorme che, si stima, avrà ricadute economiche per tutto il Cantone. "Ne siamo convinti. pensiamo che quest'investimento porterà benefici al Cantone intero. Si parla molto di destagionalizzazione del turismo, e questo è un esempio classico", ha concluso Branda.