
Alla fine ha vinto la società di Emanuele Centonze. E il gruppo Piccadilly, che fa capo alla famiglia Baumgarnter, perde dopo 35 anni la milionaria concessione delle due aree autostradali di Coldrerio.Il Consiglio di Stato ha deciso oggi: per i prossimi 30 anni le pompe di benzina e gli annessi negozi saranno gestiti dalla Centonze. Il progetto di questa società è stato ritenuto migliore sotto diversi punti di vista. Quattro erano i partecipanti al concorso pubblicato l’anno scorso. In palio, le due stazioni di servizio più redditizie della rete autostradale svizzera. Così, almeno, si dice. Basti pensare che nelle due aree di Coldrerio, sulle corsie nord e sud, vengono erogati ogni anno circa 20 milioni di litri di carburante. I concorrenti sono stati sentiti dal gruppo di funzionari che ha analizzato le offerte per conto del Governo. Il gruppo era coordinato da Loris Bianchi, responsabile della Sezione territoriale e immobiliare al Dipartimento del territorio. Le audizioni avevano lo scopo di chiarire i contenuti tecnici dei progetti in concorso. Oltre alla Motor Rest, società del gruppo Piccadilly, c’erano in lizza altri nomi di spicco della distribuzione di carburante: Emanuele Centonze, appunto, la City Carburoil di Rocco Cattaneo e il consorzio Greenstop, formato da quattro azionisti tra i quali figura la Ripegest di Giuseppe Ripepi. I progetti in concorso prevedevano anche la ristrutturazione del motel, e comportano investimenti variabili, fino a circa 30 milioni di franchi, per ridisegnare il volto e i contenuti delle due aree di servizio del Mendrisiotto. Ma, oltre all'architettura, hanno contato anche i soldi: la quota fissa che i concorrenti intendevano versare annualmente al Cantone, e le percentuali che previste sugli introiti del carburante e dei negozi delle stazioni di servizio.
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