Ticino
Arcobaleno spegne 25 candeline
Immagine archivio CdT/ Maffi
Immagine archivio CdT/ Maffi
Ginevra Benzi
3 anni fa
Il 1 luglio del 1997 a Giubiasco veniva presentata alla stampa e al Ticino quella che allora era chiamata “Comunità tariffale Ticino e Moesano”, oggi conosciuta come Arcobaleno. Il Ticino è stato uno dei primi Cantoni ad implementare un abbonamento unico

Esattamente 25 anni fa nasceva Arcobaleno. Il nuovo sistema di vendita di abbonamenti e biglietti ha contribuito a fare crescere il trasporto pubblico in Ticino, rispondendo a un obiettivo chiave: la semplicità.

Un inizio... fortunato
Ai microfoni di Ticinonews, il già direttore FFS Regione Ticino, Walter Finkbohner, ha voluto ricordare quel 1 luglio di ben 25 anni fa, quando stava per venir inaugurata l’allora Comunità tariffale Ticino e Moesano, oggi Arcobaleno. “Quel giorno ho telefonato all’amica Elena Salvioni del Cantone per chiederle se avesse invitato la stampa per l’appuntamento delle 10:30 a Giubiasco, dove si sarebbe fatta la grande apertura dell’Arcobaleno”, racconta Finkbohner, spiegando che non era mancato qualche intoppo: “‘Oddio, mi sono dimenticata’ mi aveva risposto Elena. A un’ora e mezzo dall’inizio della conferenza stampa i media non sapevano niente. Il primo miracolo è arrivato alle 10:30, quando ci siamo accorti che nonostante la svista c’erano tutti”.

“Io ero il papà, i nonni erano il Canton Ticino”
Così, Walter Finkbohner ha voluto identificarsi con Arcobaleno: come un papà, dicendo che i nonni erano invece il Canton Ticino, “perché in Canton Ticino c’erano Marco Borradori con Riccardo de Gottardi e Mario Zanetta e loro avevano l’idea di proporre al Ticino questa novità, già presente in Svizzera Interna e in Germania vent’anni prima”, spiega Finkbohner. Il Ticino è stato inoltre uno dei primi Cantoni “che ha preso la sfida di dare un biglietto unico, oggi abbonamento unico, per far viaggiare l’utenza su tutti i suoi mezzi pubblici, senza dover acquistare ogni volta un nuovo biglietto, diverso per ogni mezzo ticinese”. Semplicità, quindi, è la cosa più importante.

Biglietti meno cari
Fra i principali successi di Arcobaleno, secondo Martino Colombo, direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, c’è la riduzione del costo dei biglietti. “Con la tariffa Arcobaleno, di fatto, offriamo agli utenti una tariffa inferiore a quella che sarebbe la somma delle tariffe delle singole imprese di trasporto”, spiega Martino Colombo, direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità. “Siamo quindi in una situazione vantaggiosa per l’utenza”, tuttavia “quello che ogni tanto bisognerebbe fare sono i calcoli fino in fondo, perché il confronto con l’automobile spesso si ferma magari solo al costo della benzina, quando in realtà sono implicati altri costi”. Ma 16,60 CHF per un biglietto singolo da Chiasso a Bellinzona non sono forse troppi? “Potrebbero sembrare troppi se si fa il viaggio una volta sola; se ci si muove più di una volta e ogni tanto si compra l’abbonamento a metà prezzo, che costa poco più di 100 CHF all’anno, ecco che si dimezza questo costo e allora diventa interessante”, ha concluso Colombo.

Vendita abbonamenti in aumento
C’è comunque voglia di mobilità. I primi cinque mesi del 2022 hanno visto una crescita della vendita di abbonamenti annuali e biglietti singoli rispetto allo stesso periodo del 2019, con introiti record rispetto agli scorsi anni. Se sono stati raggiunti questi livelli, per Walter Finkbohner, è anche merito di piccoli ma importanti accorgimenti. “Proprio 25 anni fa ho detto a Berna: ‘ma in Ticino ci vogliono dei treni con l’aria condizionata’. La risposta è stata: ‘Walter, no! Aria condizionata non possiamo farla’”, racconta ancora Finkbohner. Una negazione divenuta però realtà col passare del tempo.

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