
Ha aperto ufficialmente i battenti ieri, 1° dicembre 2016, la nuova capanna del Monte Bar, i cui lavori di costruzione erano iniziati in maggio.
In un comunicato firmato dal presidente del CAS Ticino Giovanni Galli si legge che da qualche giorno alla capanna sono subentrati i due giovani guardiani, Alessandro Müller di Vernate e Jvan Cattaneo di Montagnola, cui il sodalizio ha affidato la conduzione del nuovo rifugio. Dal primo di dicembre, per la "capanna dei luganesi", prende quindi avvio una nuova stagione.
Un luogo caro a numerosi escursionisti, ai quali il CAS Ticino offre un punto di ristoro moderno e perfettamente attrezzato, per chi desidera rifocillarsi o pernottare in camere da 2 a 6 posti per un totale di 44 posti letto. La struttura dispone inoltre di una piccola sala per sedute di lavoro, riunioni o scolaresche. Oltre al deposito degli scarponi e all'essicatoio per chi dovesse asciugare gli indumenti, la capanna ha predisposto alcuni spazi per il ricovero e la manutenzione delle biciclette. Il Monte Bar, è infatti meta privilegiata degli amanti del pedale e giustamente il progetto Barlume degli architetti Oliviero Piffaretti e Carlo Romano ha considerato pure le loro esigenze.
Entrambi cuochi di professione, Alessandro Müller e Jvan Cattaneo valorizzeranno i prodotti del territorio, sia per l'elaborazione di piatti importanti sia per il comune, e sempre apprezzato, minestrone. La cucina è equipaggiata per soddisfare le diverse aspettative. Il rifugio è allacciato alla rete di distribuzione elettrica. È stato potenziato l'approvvigionamento di acqua potabile e realizzata una canalizzazione che fa capo al depuratore. Insomma, moderna ed ecologica.
Del resto la capanna sarà in esercizio tutto l'anno e deve dunque assicurare in ogni stagione un'adeguata accoglienza ai propri ospiti.
Nell'aprire le porte del nuovo rifugio, che sarà inaugurato ufficialmente nel maggio dell'anno prossimo, il CAS Ticino esprime soddisfazione per l'esito di questa operazione, portata a termine nei tempi stabiliti e nel rispetto dei preventivi di spesa. Il merito è anche delle ditte e degli artigiani che hanno lavorato con impegno e competenza, in condizioni a volte difficili. Un contributo molto apprezzato dalla Sezione, che ora si aspetta un segnale dai propri soci e dagli amanti della montagna, tutti invitati a visitare e frequentare la nuova capanna e ad aderire alla campagna di raccolta fondi con la quale si completerà il finanziamento della struttura.
Nel corso dell’inverno sarà inoltre sviluppato un concetto di percorsi didattici per permettere di apprezzare ancora di più il territorio del Monte Bar e stimolare il soggiorno di gruppi e scolaresche. Si ricorda infine a tutti quanti desiderano raggiungere il rifugio, di sfruttare i vari accessi possibili dai paesi dal fondovalle, ben serviti dai mezzi pubblici, evitando di salire dalla strada di Somazzo che dispone di un numero molto limitato di posteggi.
La simbolica consegna della capanna avverrà domenica 11 dicembre alle ore 11, in concomitanza con l’entrata in servizio ufficiale di Alptransit, che permetterà di raggiungere anche il Monte Bar in modo più rapido ed ecologico.
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