Vittoria in giustizia per Paolo Campagna, il controverso medico italiano che ha esercitato per anni nel nostro Cantone millantando le più disparate specializzazioni - dalla psicologia alla medicina interna - pur non avendone l'autorizzazione.

Nell'aprile scorso, a seguito degli accertamenti compiuti dall'Ufficio del medico cantonale, il 68enne era stato condannato in Pretura penale a una multa di 5mila franchi (vedi articolo suggerito), per contravvenzione alla Legge federale sulle professioni mediche, contravvenzione alla Legge federale sulle professioni psicologiche e contravvenzione alla Legge sanitaria.

Ma nei giorni scorsi, come riporta il Corriere del Ticino, la Corte di appello e di revisione penale (CARP) ha accolto il ricorso presentato dal medico, annullando la condanna e rinviando gli atti all'autorità giudiziaria per un nuovo giudizio. Secondo la corte presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will la sentenza della Pretura penale è infatti gravata da vizi di forma tali da inficiarla. In pratica, la sentenza della Pretura, che si poggia su un decreto d'accusa dell'Ufficio della sanità, non è valida in quanto "incompleta e imprecisa".

Il dossier è quindi stato rinviato all'Ufficio della sanità per l'emanazione di un nuovo dispositivo, che sia conforme alle regole. Intanto, visto l'accoglimento del ricorso del dottor Campagna, lo Stato deve accollarsi 1'600 franchi di spese giudiziarie e 700 franchi di oneri processuali. La CARP non si è invece ancora espressa sull'indennità di 618'888 franchi chiesta dall'uomo a riparazione del danno economico e di immagine subito.

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