
"L’introduzione di una clausola di scadenza legislativa rappresenta uno strumento moderno e trasparente per garantire che le norme cantonali siano costantemente aggiornate e rispondano alle esigenze della società". È quanto sostengono i deputati Cristina Maderni (Plr) e Fiorenzo Dadò (Centro), che hanno presentato un'iniziativa parlamentare generica in tal senso. Essa, aggiungono, "favorisce una cultura della valutazione e della responsabilità legislativa, rafforza il ruolo del Parlamento e contribuisce alla semplificazione del quadro normativo cantonale".
L'esempio federale
A livello federale, viene spiegato nel testo, "la revisione delle leggi è gestita attraverso meccanismi di aggiornamento formale e riesame periodico, senza una clausola di scadenza automatica. Il Consiglio federale ha adottato nel 2007 un messaggio sull'aggiornamento formale del diritto che ha portato all'abrogazione di 31 atti normativi e alla modifica di 55 atti mediante lo stralcio o l’adeguamento di singole disposizioni. Inoltre, è stato approvato un decreto federale semplice che ha abrogato 14 decreti non soggetti a referendum. Questi interventi hanno contribuito a semplificare il diritto vigente, migliorare la qualità legislativa e sensibilizzare permanentemente gli attori del processo legislativo. Il modello federale si basa su una revisione sistematica e continua, con riesami periodici come previsto dall'art. 5 cpv. 1 della Legge federale sugli aiuti finanziari e le indennità (LSu), che impone un riesame almeno ogni sei anni. Questa proposta cantonale di introdurre una clausola di scadenza legislativa rappresenta un approccio più strutturato e vincolante, ispirato ai principi federali ma con un meccanismo automatico che rafforza il controllo parlamentare e promuove una cultura della valutazione normativa".
E quello cantonale
"Il progetto di alleggerimento della legislazione cantonale condotto tra il 2002 e il 2006 ha introdotto un principio fondamentale: la necessità di semplificare il quadro normativo per renderlo più accessibile, coerente e funzionale", continuano Maderni e Dadò. "Questo principio non si limita alla riduzione del numero di leggi, ma si estende alla qualità tecnica, alla chiarezza e alla pertinenza delle disposizioni legislative. Nella risposta all’interrogazione n. 168.23, il Consiglio di Stato ha confermato che, pur non essendo stato formalmente istituito un controllo preventivo delle nuove norme, i principi del progetto di alleggerimento continuano a essere applicati. I funzionari incaricati della redazione normativa sono tenuti a valutare la necessità, l’efficacia e la semplificazione delle nuove disposizioni, e il Servizio della legislazione interviene per garantire la coerenza tecnica e proporre semplificazioni. Tuttavia, l’assenza di un meccanismo strutturato e vincolante di riesame delle leggi esistenti rischia di vanificare gli sforzi di semplificazione. Le norme obsolete o non più applicabili possono rimanere in vigore per anni, generando confusione, inefficienze e ostacoli burocratici".
"Uno strumento concreto"
L’introduzione di una clausola di scadenza legislativa "si inserisce perfettamente in questa logica: essa rappresenta uno strumento concreto per rendere operativo il principio di semplificazione normativa, garantendo che ogni legge sia periodicamente riesaminata e, se necessario, aggiornata, modificata o abrogata. In questo modo, si favorisce una legislazione più snella, coerente e rispondente alle esigenze della società, dei cittadini, delle aziende e, anche, della medesima amministrazione". Infine, "il principio del riesame periodico è stato recentemente ripreso anche nel Preventivo 2026 del Canton Ticino in relazione ai sussidi. Estendere questo principio alla legislazione generale significa adottare un approccio coerente nel suo insieme, capace di rispondere alle sfide della modernità e della digitalizzazione".
Cosa viene chiesto al Governo
"Per tutte le regioni sopraesposte", i due deputati chiedono "che il Consiglio di Stato allestisca e presenti le basi legali necessarie per introdurre una clausola di scadenza e di riesame obbligatorio per le leggi cantonali, secondo i seguenti principi":
1. Clausola di scadenza
"Ogni nuova legge cantonale, o modifica sostanziale di legge esistente, deve contenere una clausola che ne preveda la scadenza automatica entro un termine massimo di 15 anni, salvo rinnovo esplicito da parte del Gran Consiglio".
2. Riesame obbligatorio
"Il Consiglio di Stato è tenuto a presentare, entro il termine indicato, un rapporto di valutazione sull’efficacia, l’attualità e la coerenza della legge, al fine di consentire al Gran Consiglio di decidere sul suo rinnovo, modifica o abrogazione".
3. Esenzioni
"Sono escluse dalla clausola di scadenza le leggi costituzionali, finanziarie, penali e quelle considerate fondamentali per l’ordinamento cantonale".
4. Registro delle scadenze legislative
"È istituito un registro pubblico delle leggi soggette a scadenza, con indicazione delle relative date di riesame e dello stato del procedimento".
5. Coordinamento con la digitalizzazione
"Il riesame delle leggi potrà essere integrato nei processi di revisione digitale e semplificazione amministrativa già avviati dal Consiglio di Stato".
Cristina Maderni e Fiorenzo Dadò
