Maltempo
Anche il turismo in ginocchio, Perucchi: "Quest'anno è cominciato male e continua ad andare male"
Redazione
3 mesi fa
Il 2024 per il turismo ticinese si sta rivelando particolarmente difficile tra maltempo, danni dovuti alle alluvioni, e difficoltà a livello di mobilità. "Non ricordo un anno così negativo da quando lavoro in questo settore", racconta a Ticinonews Massimo Perucchi, vicepresidente di Hotellerie Suisse Ticino, attivo nel ramo da 17 anni. Perucchi non esclude l’ipotesi di chiusure.

In Ticino uno dei tanti settori toccati dal maltempo della scorsa primavera e di questa prima parte dell’estate è il turismo. Per fare qualche riflessione e tracciare il quadro della situazione Ticinonews ha contattato Massimo Perucchi, vicepresidente di Hotellerie Suisse Ticino.

Il maltempo, l’Alta Vallemaggia alluvionata, acque non balneabili, una stagione molto in salita. Qual è la situazione?

"Ci aspettavamo una stagione in salita essendo che la Pasqua è caduta molto presto quest'anno, e normalmente con una Pasqua così presto succede che i primi mesi dopo la festività portano fatica agli albergatori e ai ristoratori. Questo è dovuto anche alla neve ancora presente in altitudine e probabilmente alla voglia di andare a fare le ultime sciate. Non ci aspettavamo il maltempo, che ha cominciato a colpirci durante i grassi ponti di maggio e giugno che hanno precluso i primi guadagni. Per finire con un giugno molto piovoso, la chiusura dell'A13 e questo dramma che è successo in Vallemaggia. Il tutto ci ha messi in cattiva luce sulla stampa svizzerotedesca che ha lanciato un appello come se il Ticino fosse disastrato. Questo è un peccato, e il fatto che è passato il messaggio lo vediamo anche in termini di prenotazioni".

Avete provato a parlare con i media della Svizzera interna per provare a tamponare questa situazione?

"Certo, in queste situazioni si cerca di creare la seconda intervista, richiedere al giornalista o media se può intervistarci per poter avere la nostra idea su cosa sia successo. Purtroppo non abbiamo avuto successo ed è passata solo la notizia di tutto il disastro successo in Ticino".

I dati fino ad oggi sono negativi, e tra l'altro lei diceva di non ricordarsi un anno così negativo da quando fa questo mestiere da ben 17 anni.

"Normalmente si può cominciare male, ma ci si riprende spesso con un'estate ottima. Quest'anno è cominciato male e sta continuando ad andare male. Per male io parlo di un mese come luglio dove attualmente siamo a 20% in meno confronto al mese scorso e con 20% penso che alcuni possono ancora leccarsi i baffi. Purtroppo per la ristorazione e i lidi parliamo di 50-60% in meno in confronto all'anno scorso. Dunque potrebbe succedere che alla fine dell'anno qualcuno non riesca più a riaprire".

Guardando alla regione adesso è tempo di grandi eventi. Pensiamo al Moon and Stars e Locarno Film Festival. Quali sono le previsioni? Quanto sono importanti questi eventi?

"Sono importantissimi. Per fortuna che ci sono. In un momento come questo vediamo che Moon and Stars porta un po' di linfa, anche se ritengo che non sia un'edizione da tutto esaurito come erano le ultime edizioni, però ben venga. Per quello che riguarda il festival stiamo lavorando bene, come sempre la prima settimana si sta riempiendo molto bene e speriamo anche la prossima si riproponga una settimana di quelle forti".