
"Quando entrano a far parte del Gran Consiglio, i parlamentari giurano fedeltà alla Costituzione del Canton Ticino. Ci si aspetta allora che le siano fedeli, giusto? Ebbene, con l’amnistia fiscale non è stato così: della Costituzione se ne sono bellamente fregati": così il PS commenta le posizioni di PPD, PLRT e Lega in merito alla questione amnistia fiscale che, lo ricordiamo, aveva visto protagonista l'approvazione da parte del Gran Consiglio del progetto di condono delle multa e uno sconto del 70% sulle imposte sottratte negli ultimi anni; approvazione contro la quale la socialista Pelin Kandemir Bordoli aveva presentato ricorso.
"A che punto siamo arrivati nella politica ticinese? Questi partiti hanno cercato di fregare il popolo e insistono ancora dopo la risoluzione del Tribunale federale?" - si chiede in un comunicato stampa il PS, affermando, di contro, di aver vinto ieri "una battaglia legale a favore della giustizia sociale."
"Signori," - continua il PS - "Voi sostenete che la sentenza non rispetta la volontà del popolo e dimenticate che, prima di ogni altra legge, la Costituzione stessa è votata e voluta dal popolo e dovrebbe essere il riferimento e il limite per ogni altra legge. Non è corretto indurre i cittadini a superare questi limiti. E voi l’avete fatto.
"Oggi vi lamentate perché non vi è stato possibile commettere un atto illegale solo per guadagnare soldi e questo è vergognoso. Se vi attivaste piuttosto per combattere efficacemente l’evasione fiscale, avremmo sicuramente una società migliore e più soldi a disposizione dello Stato, che tanto ne ha bisogno."
"Speriamo - conclude "che questa vittoria socialista, questo episodio di giustizia sociale, rimanga nel ricordo dei cittadini e delle cittadine ticinesi. E speriamo anche che si ricordino chi sono gli amici dei ladri e chi invece vuole difendere la legalità per il bene comune di tutte e di tutti."
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