
La notizia dei 28 licenziamenti e della conseguente chiusura del Garage Amicar di Lugano era nell’aria già da un po'. Ieri c'era molta preoccupazione tra i dipendenti di Via Sonvico, che però non credevano che sarebbe finita così.“Sapevamo delle difficoltà esistenti ma ci hanno sempre tranquillizzato sul nostro futuro - spiega uno dei dipendenti -. Abbiamo avuto un incontro alcuni mesi fa con il direttore e ci aveva ancora tranquillizzati almeno per i prossimi due anni. Invece ieri è arrivata la mazzata: tra due mesi si chiude. La maggior parte dei dipendenti ha famiglia, molti hanno superato i cinquant’anni: sarà difficile trovare ancora un lavoro per tutti noi, anche perché oggi il settore auto non offre molte possibilità”. Così invece aveva commentato a caldo la notizia della chiusura dell'officina Opel il direttore Reto Casserini: "Il 2008 è stato un anno di magra. Poi è arrivata la crisi: i mesi di gennaio e febbraio sono stati una mazzata. E le prospettive per il futuro sono imprevedibili. Dunque, prima che capiti il peggio, rinuncio". Ma forse non tutto è perso, perché il Garage Sport di Lugano, concessionario ufficiale Opel, potrebbe ritirare l’Amicar. “In effetti stiamo cercando in tutti i modi, insieme ai sindacati, di salvare l’azienda di via Sonvico e parte del personale anche se ritengo difficile continuare con l’attuale effettivo”, afferma il titolare del Garage Sport, Giuseppe Akbas. Che prosegue: “Prima però sarà indispensabile risolvere un altro problema. Stabile e terreni (proprietà della società Globus dei fratelli Mantegazza) occupati dal garage rientrano nella pianificazione del Nuovo Quartiere Cornaredo e potrebbero essere interessati, almeno in parte, dalla costruzione di un park&ride provvisorio entro il 2011, quando uscirà la galleria. È chiaro che, se l’accordo andrà in porto, vorremmo avere le garanzie per poter rimanere a lungo termine e a condizioni favorevoli. Per questo stiamo ancora trattando”. Ma il mercato dell’auto, si sa, non sta vivendo un buon periodo. In Svizzera l’anno scorso si è registrato un calo del 17.7% rispetto all’anno precedente. Ma per Pierluigi Vizzardi, presidente dell’Unione professionale svizzera dell’automobile in Ticino, non si può ancora parlare di vera e propria crisi per il nostro Cantone. “Dallo scorso mese di ottobre è effettivamente un po’ calata la vendita anche in Ticino. Tuttavia non ci troviamo in una situazione così catastrofica”.
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