
Durante tutto il 2015, con una decina di manifestazioni, tra cui la grande festa al Castello di Montebello alla presenza di quasi 2000 persone, l’Associazione di aiuto Medico al Centro America (AMCA) ha festeggiato il 30° della sua esistenza.
Sabato 20 febbraio quest’anniversario è stato celebrato anche nella capitale del Nicaragua, Managua, paese nel quale AMCA ha i suoi progetti principali, anche se attualmente ha in corso varie iniziative, anche importanti, pure in El Salvador e in Guatemala. Erano presenti oltre 200 invitati, in una calda notte tropicale, per partecipare ad una festa che si è tenuta nei giardini del Centro Scolastico Barrilete de Colores, frequentato da più di 300 allievi in un quartiere molto povero di Managua, scuola che tutt’ora è sostenuta da fondi di AMCA grazie a più di 200 padrini ticines.
Per AMCA erano presenti il suo fondatore Dr. Franco Cavalli, la responsabile dell’ufficio di AMCA a Managua, Nicoletta Gianella, la coordinatrice dei progetti di AMCA, Manuela Cattaneo, nonché una delegazione della Fondazione Amici di AMCA, rappresentata tra l’altro dall’ex senatore Dick Marty. Per il governo svizzero era presenta la signora Edita Vokral, direttrice dell’ufficio DSC di Managua, che coordina tutti i progetti di cooperazione svizzeri in Centro America e che, in assenza di una vera ambasciata, assume anche compiti consolari.
La serata, aperta con l’inno nicaraguense e quello svizzero, è stata intercalata da una serie di brevi discorsi, soprattutto di persone coinvolte nei vari progetti di AMCA e che erano convenuti nei giardini di Barrilete di Colores da tutto il paese: dalle case materne delle montagne nicaraguensi al progetto agro-ecologico di Diriamba, nel sud del Nicaragua, passando per i vari ospedali di Managua e dintorni. Parecchio toccanti in particolare gli interventi di alcuni giovani, guariti grazie ai progetti di AMCA, dalla loro leucemia o da un altro tumore e che nel frattempo sono a loro volta già diventati genitori, o da parte di madri, che hanno avuto i loro neonati guariti grazie al progetto con il quale AMCA ha ristrutturato tutto il settore neonatologico in Nicaragua, arrivando a dimezzare la mortalità nei neonati che abbisognano di cure particolari. La cerimonia, semplice ma molto significativa, è stata allietata da una serie di balli e di produzioni teatrali da parte degli allievi e degli ex-allievi del Barrilete de Colores, mentre la cena tipica nicaraguense era stata preparata per tutti gli ospiti dalle delle maestre e da molti genitori dei bambini dei Barrilete.
Diversi oratori hanno sottolineato come sia abbastanza inusuale che un’iniziativa come quella di AMCA non solo esista ancora dopo 30 anni, ma continui tutt’ora a crescere, mentre la maggior parte di simili iniziative scompaiono molto spesso in poco tempo.
Durante la permanenza in Nicaragua la delegazione di AMCA ha visitato tutti i progetti attualmente in corso, impegnandosi tra l’altro per due grossi progetti da realizzare nei prossimi 24 mesi: il rifacimento di tutto il dipartimento di onco-ematologia dell’Ospedale Pediatrico La Mascota e la costruzione di un nuovo ambulatorio per il servizio di gineco-oncologia dell’Ospedale gineco-ostetrico Bertha Calderon. Questi progetti sono stati definiti in un lungo incontro con la Dra. Sonia Castro, Ministro della Sanità del Nicaragua, mentre nei giorni precedenti il Dr. Cavalli ha incontrato anche il Ministro della Sanità in El Salvador, dove AMCA sta iniziando rispettivamente portando a termine progetti simili.
Manuela Cattaneo si è in seguito recata in Guatemala, dove in collaborazione con una ONG locale e il Ministero della Salute, AMCA sta iniziando un progetto per la diagnosi precoce del carcinoma del collo uterino, un flagello che affligge la popolazione maya, maggioritaria in quel paese e sinora purtroppo molto marginalizzata, non solo economicamente, ma anche per quanto riguarda le cure sanitarie.
È quindi con un nuovo slancio, che l’organizzazione ticinese oramai da molti definita come la “più grande delle piccole ONG” sta rilanciando la sua attività, sia da un punto di vista quantitativo che da quello qualitativo.
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