
A distanza di pochi giorni è accaduto ancora. L’autosilo Balestra di Lugano, nell’orario di punta, è ancora diventato teatro di una tragedia, sotto gli occhi di tantissime persone che a quell’ora si trovano a transitare nei pressi della struttura o si trovano nei vicini bar e ristoranti.Non rientra nelle nostre abitudini informare su gesti estremi. Ma in questo caso per modalità, luogo e orario diventa una tragedia che interessa la collettività. E allora facciamo un'eccezione. Anche perché è pendente una mozione che chiede la posa di reti di protezione nei piani dell'autosilo, inoltrata al Municipio dal consigliere comunale leghista Stefano Fraschina (vedi qui, ndr.). E perché prima o poi un suicida potrebbe anche cadere sopra ad un passante.Insomma stamane - poco prima di mezzogiorno - una persona si è lanciata nel vuoto dai piani alti dell’autosilo, terminando sulla tettoia della fermata dei bus sottostante, proprio di fronte ad un bar pieno di gente. Per diverse decine di spettatori involontari il tempo si è improvvisamente fermato. Sul posto si sono precipitati i sanitari della Croce Verde di Lugano, con un’ambulanza, un’automedica ed il veicolo comando, ma come quasi sempre accade in queste circostanze, non si è potuto far altro che constatare il decesso della persona. La zona è poi stata delimitata per consentire le operazioni di recupero della salma, sempre davanti agli occhi increduli dei passanti e degli inquilini dei palazzi vicini.
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