
"Non solo UBS Ticino non prevede nessun licenziamento o perdita di posti di lavoro. Noi, in Ticino, stiamo assumendo". Con queste parole, chiare e perentorie, Renato Boldini, responsabile clientela aziendale di UBS Regione Ticino, allontana la paura di un licenziamento nei 1'300 dipendenti ticinesi del massimo istituto bancario elvetico. Le assunzioni sarebbero una decina."Ripeto - aggiunge Boldini - non c'è nessun piano di riduzione del personale. Semplicemente, come in tutte le aziende, anche quest'anno viene rivisto il piano di miglioramento dell'efficienza. E si è deciso di ridurre quei costi e quelle spese troppo lussuose, come ad esempio certe manifestazioni particolari o dei progetti informatici". Versioni contrastanti sul meating UBS di BerlinoUBS si troverà in una situazione di crisi ancora per due o tre anni: per farvi fronte saranno necessari interventi sui costi, con tagli dal 5 al 10% del personale a seconda del settore, vale a dire una cancellazione di 8000 posti a livello mondiale: sarebbe questo l'orientamento emerso lo scorso giovedì a Berlino nel corso di un incontro fra il presidente della direzione Marcel Rohner e 300 top manager dell'istituto, secondo quanto ha riferito ieri la "SonntagZeitung". Stando al domenicale Rohner ha dato tempo fino ad aprile per presentare proposte volte ad aumentare l'efficienza della società. L'obiettivo sarebbe di risparmiare sul personale, con un taglio che comporterebbe però anche un certo sviluppo in alcuni comparti, come per esempio nel servizio diretto alla clientela. La direzione starebbe inoltre valutando la possibiltià di scorporare dal resto del gruppo la banca d'investimento. E sempre secondo il domenicale, a Berlino sono stati presentati anche i dati relativi agli impegni della banca nei prestiti ai comuni statunitensi: 30 miliardi di dollari sarabbero difficilmente esigibili, per cui le posizioni a rischio delle banca salirebbero a 130 miliardi di dollari. Fonti degne di fiducia citate dalla "SonntagsZeitung" sostengono che per far fronte alla situazione l'UBS necessiterà di nuovo capitale: il tema sarà all'ordine del giorno nell'assemblea generale degli azionisti di fine aprile.Questo secondo la "SonntagsZeitung". Ma Boldini ha tutt'altra versione. "A Berlino - ci spiega ancora - ero presente. E vi posso grantire che assolutamente non è stato discusso nessun piano di riduzione del personale. E per quanto riguarda la nostra liquidità, la situazione è tranquilla. Anzi: è ancora più tranquilla dopo la ricapitalizzazione, avvenuta recentente, di 13 miliardi di franchi. Oggi come oggi UBS è una delle banche più liquide sul mercato".[email protected]>>> Nel file audio Renato Boldini racconta quanto discusso nell'incontro di Berlino
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