
La strada sembrava già spianata. E invece anche le FFS e le Aziende Industrialli di Lugano (AIL), dopo le osservazioni tecniche da parte del Dipartimento del Territorio anticipate nei giorni scorsi dai quotidiani, hanno voluto dire la loro sullo svincolo autostradale di Sigirino, previsto da calendario a fine 2027. Le AIL, in particolare, hanno inoltrato un’opposizione al progetto di Ustra a maggio 2024. Non perché contrarie all’opera, spiega l’azienda a Ticinonews, ma per tutela verso le loro infrastrutture di elettricità e acqua, che andrebbero quindi spostate. Alcune osservazioni al progetto da 32 milioni, di cui non vengono specificati i dettagli, sono state formulate anche dalle Ferrovie.
Si temono ritardi, il sindaco di Manno chiede chiarezza
Tutti gli incarti sono ora sul tavolo del servizio giuridico del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e potrebbero anche ritardare l’opera. Questo almeno è il timore del Municipio di Manno che, come già Monteceneri, ha chiesto un incontro col Cantone. "Ci avevano detto che i lavori partivano tra il 2025-2026, al massimo per il 2027 sarebbe dovuto entrare in funzione. Ora chiediamo chiarezza per sapere una volta per tutte come stanno le cose", spiega Giorgio Rossi, sindaco di Manno, ai microfoni di Ticinonews.
Un’opera per sgravare dal traffico i comuni
Fortemente voluto dal basso, l’obiettivo dell’opera è quello di sgravare dal traffico i comuni a nord di Lugano. "Mattino o pomeriggio ci sono auto incolonnate", sottolinea ancora Rossi. "La situazione peggiora in serata quando presso lo svincolo di Lugano nord ci sono auto ferme che non possono entrare in autostrada, bloccando il traffico sulla cantonale da Gravesano verso Bioggio e da Bioggio verso Manno. Per il buon vivere della popolazione questo non è il massimo. In consiglio comunale riceviamo diverse interrogazioni in merito al traffico".
“I progetti per ridurre il traffico subiscono forti ritardi”
Al di là delle osservazioni di natura tecnica, il preavviso del Cantone, cofinanziatore dell’opera, a giugno 2024 era favorevole. "La responsabilità non è del Cantone, ma il Cantone ci faceva delle promesse che nel tempo si sono procrastinate a lungo", prosegue Rossi, facendo notare che "tutto quanto viene studiato e progettato per ridurre il traffico in questa zona, come il Tram-treno o la circonvallazione Agno-Bioggio, subisce sempre dei forti ritardi. Siamo un po' tanto stufi”. Un problema, l’iter progettuale, già più volte sollevato dal consigliere di Stato Claudio Zali. Vista la procedura ancora in corso, né l’Ustra, né il Cantone al momento rilasciano dichiarazioni ufficiali. Solo una promessa da Bellinzona: fare il possibile per dare un’accelerata all’opera.