
Un piano da oltre un miliardo che permetterà di smantellare 140km di elettroditti per potenziare l'intero sistema cantonale. È stato presentato questa mattina a Bellinzona l'imponente progetto di rinnovo di tutte le reti ad alta tensione in Ticino. "Gli elettrodotti sono stati costruiti da cinque attori diversi in Ticino, ognuno difendeva i suoi interessi: chi verso Berna, chi verso il Vallese, Axpo verso la Mesolcina", sottolinea Roberto Pronini, direttore dell'Azienda elettrica ticinese. "Questa è l’occasione di ripensare tutto assieme, di chiedersi qual è l’optimum. Prova ne è che per l’Alta Leventina e la Vallemaggia abbiamo analizzato 71 diverse varianti".
Una vittoria per il territorio
Realizzati negli anni ’50, molti elettrodotti, ora tutti di proprietà di Swissgrid, attraversano infatti anche zone densamente abitate. Smantellarne 140 km sarà possibile in particolare grazie a tre grandi progetti di rinnovo: in Leventina, in Vallemaggia e in Riviera e Piano di Magadino. Una vittoria per il territorio, spiega il consigliere di Stato Claudio Zali. "Una parte sarà interrata, una parte sarà spostata in altre zone o razionalizzando le esistenti. Si creano quindi quella capacità che permettono di rinunciare, rendendoli superflui, ai vecchi elettrodotti che ora si trovano in molte parti del nostro Cantone".
Un sistema più sicuro
Il fabbisogno di elettricità è in continua crescita: per i centri di calcolo, i sistemi di riscaldamento, la mobilità. Le stesse ferrovie si alimentano di rinnovabile al 100%. Nonostante lo smantellamento, il nuovo sistema, proprio perché potenziato e ottimizzato, sarà più sicuro. "Gli elettrodotti riusciranno a portare più corrente di quella che portano oggi. Questa è una garanzia di sicurezza per il Ticino, per le produzioni e per la Svizzera", sottolinea Pronini.
Le tempistiche
Il costo sarà a carico prevalentemente di Swissgrid e poi di Aet e Ferrovie. Si procederà a tappe coinvolgendo le autorità locali e la popolazione. "I tempi di procedura", precisa Zali, "anche in questo settore sono lunghi, ci sono sempre vie ricorsuali. Ci aspettiamo però che a piccoli passi questo progetto mostri tutta la sua validità e dia dei benefici al nostro territorio. Già oggi si possono creare dei rendering in cui certi paesaggi che conosciamo assumono un altro aspetto perché privi delle linee di alta tensione che li attraversano".