
L'Udc valuta il lancio di un referendum contro l'acquisizione di Alloggi Ticino SA da parte del Cantone. Ieri il Consiglio di Stato ha reso noto di volere rilevare il capitale sociale della società che offre appartamenti a pigione moderata. Sul tema dovrà esprimersi il Gran Consiglio, ma in un comunicato odierno, l'Udc frena e lancia l'allarme "statalizzazione". Se l'operazione da 9,4 milioni di franchi andasse in porto, i democentristi ventilano l'ipotesi di portare il popolo ticinese alle urne.
"A carico dei contribuenti"
Secondo l'Udc, con l'acquisizione di Alloggi Ticino, "lo Stato fa quello che potrebbero fare i privati, si assume rischi inutili, il tutto aumentando il debito pubblico e chiamando alla cassa i contribuenti ticinesi. Una pessima operazione, sotto ogni punto di vista. Si spendono milioni di franchi per acquistare immobili in gran parte vecchi, che richiederanno risanamenti strutturali e manutenzioni onerose a carico della collettività. Non si creerà un solo nuovo alloggio. Con pigioni vincolate al di sotto del mercato, la differenza finirà inevitabilmente a carico dei contribuenti. A tutto ciò si aggiunge il rischio di trasformare la società in un carrozzone politicizzato, con nomine spartite tra i partiti di Governo".