Ticino
"Alloggi sussidiati e a pigione moderata: non servono più controlli?"
"Alloggi sussidiati e a pigione moderata: non servono più controlli?"
"Alloggi sussidiati e a pigione moderata: non servono più controlli?"
Redazione
7 anni fa
Marcello Censi interroga il Consiglio di Stato sulla politica dell'alloggio implementata dal Cantone

Il deputato PLR Marcello Censi ha inoltrato un'interrogazione al Governo sul problema riguardante la politica degli alloggi, in particolare quelli sussidiati e a pigione moderata nel Cantone. Questo a seguito dell'inchiesta della trasmissione Patti Chiari, che ha evidenziato "una triste realtà che tocca prevalentemente le fasce più vulnerabili della nostra popolazione, persone e famiglie che vivono per lo più in condizioni economiche modeste o addirittura beneficiano dell’assistenza. Persone che non possono essere delle facili prede di amministrazioni immobiliari senza scrupoli e che lucrano alle spalle di persone deboli e che beneficiano di aiuti statali".

"Il quesito è d’obbligo" sottolinea Censi. "Chi controlla che il denaro pubblico, che – giustamente – viene investito per sostenere persone in difficoltà economiche, non rischi di finire nelle tasche sbagliate? Chi controlla che il denaro pubblico venga allocato in modo efficiente?"

"Da quanto emerso nel servizio" prosegue Censi, "e sulla base delle dichiarazioni della Capo Ufficio dell’Ufficio sostegno sociale e inserimento del Cantone la situazione sembra tutt’altro che sotto controllo. Tanti casi, poche risorse per effettuare dei controlli e per accompagnare adeguatamente queste persone in difficoltà".

"Ne esce un quadro sicuramente preoccupante e poco rallegrante. Appartamenti in condizioni fatiscenti e insalubri, affitti sproporzionati rispetto agli standard offerti e amministrazioni tutt’altro che professionali e probabilmente non in regola con la legge sull'esercizio delle professioni di fiduciario a cui sottostà l’amministrazione di immobili".

Già a inizio 2017 il deputato aveva sollevato la problematica tramite un atto parlamentare intitolato "Alloggi sussidiati: lo Stato sovvenziona gli speculatori immobiliari?", al quale Censi attende ancora una risposta. Problematica sollevata a seguito dei tragici avvenimenti di Massagno e Chiasso, "quest’ultimo apparentemente risolto con il cambio di proprietà degli immobili di Via Odescalchi".

"La percezione è" continua Censi, "che l’attuale politica dell’alloggio implementata dal Cantone è superata e non risponde più alle esigenze di un importante fascia di popolazione che è costretta a vivere in condizioni economiche modeste e spesso e volentieri necessita di aiuti statali".

"Tutti hanno diritto ad un abitazione dignitosa" conclude Censi, "ma nel contempo lo Stato deve vigilare che le risorse finanziarie, dei contribuenti, vengano allocate in modo corretto e parsimonioso. Il sentore è che non sempre vi siano i necessari controlli in tal senso e che talune amministrazioni approfittino dello Stato".

Da qui le domande poste al Consiglio di Stato:

1. A seguito dell’inchiesta di “Patti Chiari” gli uffici competenti del Cantone hanno adottato dei provvedimenti nei confronti dell’amministrazione dello stabile citato? Vi sono stati altri casi analoghi nel recente passato? L’operato dell’amministrazione dello stabile ha cagionato un danno economico allo Stato negli anni di collaborazione (trattenute dei fondi di garanzia per esempio)?

2. Il Consiglio di Stato come intende migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'USSI in questo settore?

3. Il Consiglio di Stato prevede di adottare delle nuove procedure affinché casi come quelli emersi nell’inchiesta possono essere scongiurati in futuro? Le procedure attuali garantiscono un allocazione delle risorse in maniera efficiente? Viene svolta un adeguata verifica da parte dei funzionari che gli standard degli spazi in locazione rispecchiano il reale prezzo di affitto?

4. Quali sono i criteri che gli uffici competenti valutano (se ve ne sono) per ritenere idonei o meno gli alloggi da attribuire a persone che beneficiano di aiuti statali? Quale % di appartamenti facenti parte del parco immobiliare del Cantone (organizzazioni di utilità pubblica comprese) sono occupati da persone che beneficiano di aiuti statali?

5. Nonostante vi sia una fascia della popolazione che è sempre più in difficoltà il Consiglio di Stato ritiene che il Piano Cantonale dell’alloggio revisionato nel 2015 è ancora attuale o necessita di una nuova revisione?

6. Il progetto di Piano Cantonale dell’alloggio del 2015 prevedeva quali misure quelle di:

- Istituire un centro di competenza nel campo dell’alloggio a pigione sostenibile;- Promuovere organizzazioni di utilità pubblica (Alloggi Ticino SA, SA con finalità di pubblica utilità, cooperative, ecc.);- Costituzione di un credito –quadro di 80 mio CHF per 10 anni al fine di favorire la realizzazione dl alloggi.

Il Consiglio di Stato è in grado di fornire un aggiornamento sull’implementazione delle misure citate?

7. Ci sono attualmente dei progetti immobiliari destinati alla creazione di alloggi a pigione moderata promossi dall’Ente pubblico e/o secondo il nuovo modello PPP (Partenariato pubblico – privato) in atto?

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