Votazioni federali
Allevamento intensivo, favorevoli e contrari a confronto
Teleticino
3 anni fa
La deputata del PS Anna Biscossa e il segretario dell’Unione ticinese contadini Sem Genini espongono i loro argomenti per il sì e per il no sul tema in votazione il 25 settembre.

Domenica siamo chiamati alle urne per esprimerci sull'iniziativa contro l'allevamento intensivo. La Confederazione sostiene che la Svizzera disponga già di una legge a protezione degli animali tra le più severe al mondo. La deputata Anna Biscossa (PS), favorevole all'iniziativa, e il segretario dell'Unione ticinese contadini Sem Genini (Lega), contrario, espongono i loro argomenti. 

Biscossa: “Per un’agricoltura più sana e maggiormente competitiva a livello internazionale”

Per Anna Biscossa è importante votare “sì” all’iniziativa in quanto, nonostante la legge in vigore sia già molto attenta al benessere degli animali, crede che si possa fare meglio. "Questo far meglio si può ripercuotere sulla salute non solo degli animali ma anche nostra”. Secondo Biscossa un allevamento in condizioni migliori permette “di utilizzare l’uso preventivo di antibiotici, che è vero, già oggi sono utilizzati in modo preventivo, ma potrebbero permettere all’agricoltura svizzera di proporsi come la prima agricoltura europea, forse mondiale, senza l’uso di antibiotici”. Per la deputata PS l’impiego di “antibiotici nascosti” nell’alimentazione sta creando “enormi problemi di resistenza dei batteri e avremmo soprattutto un beneficio per l’agricoltura svizzera”. Un fattore che la renderebbe “sicuramente più competitiva ed interessante a livello internazionale”.

Genini: “Siamo già più che al top del mondo”

Di tutt’altro avviso c’è Sem Genini, secondo il quale “siamo già più che al top del mondo per quanto riguarda il benessere degli animali. Siamo l'unico paese al mondo che ha un numero massimo di animali per stalla e quindi siamo già in avanti su questo”. Genini ha poi voluto sottolineare come in 10 anni l’uso di antibiotici in veterinaria sia “diminuito del 60%, mentre non è il caso negli antibiotici per gli umani. Quindi stiamo facendo già molto lavoro anche per il benessere degli animali e cerchiamo di migliorarci ogni giorno”. Il segretario dell’Unione ticinese contadini sostiene inoltre che se l’iniziativa dovesse passare o meno “gli allevatori svizzeri non smetterebbero comunque di fare qualcosa per il benessere dell’animale, ma si va sempre avanti e si migliora costantemente”.

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